Zingaretti trionfa alle primarie del Pd: occhi puntati su Renzi

3 Mar 2019 20:44 - di Alberto Mariani

È Nicola Zingaretti il nuovo segretario del Partito Democratico. Il governatore del Lazio ha vinto le primarie svolte oggi battendo con larghissimo margine i suoi competitori, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, volando ben oltre la maggioranza assoluta dei votanti. Un risultato che azzera la possibilità di delegare all’assemblea nazionale del partito la scelta della nuova leadership, uscita invece dal voto nei gazebo.

Oltre un milione e mezzo di votanti

Significativi i dati dell’affluenza, il Pd parla di un milione e settecentomila persone ai seggi, anche se certo non ci sono fonti indipendenti a poterlo verificare. Comunque sin dal mattino si sono viste qua e là file nei luoghi scelti per le votazioni ed evidentemente la partecipazione è stata più alta di quanto si fosse previsto.

Che cosa farà Zingaretti da segretario dipenderà molto anche dalle mosse di Matteo Renzi. Sia pure azzoppato dalle vicende giudiziarie di famiglia, l’ex capo del partito giura di non voler fare guerre interne: in molti pensano che se ne andrà direttamente in una formazione politica nuova.

Giachetti pronto a seguire Renzi

Per il nuovo leader il problema sarà rappresentato anzitutto dai gruppi parlamentari, su cui non ha il controllo. La maggior parte dei deputati e senatori è di derivazione renziana. Anche per questo Zingaretti ripete da giorni che in caso di crisi di governo preferirebbe puntare alle elezioni.

Certo, è tutto da verificare che cosa succederà nel partito. Se Zingaretti dovesse ricominciare la tiritera con i Cinque stelle o con Leu, Giachetti ha già annunciato che taglierà la corda pure lui. Martina probabilmente resterà nel partito.

Poi, la regione Lazio, che non è certo l’ultimo problema per il governatore. Per rimettere in sesto un partito che ha subito sei sconfitte nelle ultime sei tornate amministrative regionali, Zingaretti dovrà girare tutta Italia. E che questo sia conciliabile con l’impegno alla regione non lo garantisce nessuno.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *