Venditti critica la sinistra sul caso Diciotti: non si smonta un governo con gli avvisi di garanzia
Sul caso Diciotti, per il quale è previsto il 20 marzo il voto del Senato sul no all’autorizzazione a procedere deciso dalla giunta per le immunità, c’è chi ha le idee molto chiare. È il cantautore romano Antonello Venditti che, in un’intervista a Vanity Fair, si schiera apertamente col ministro degli Interni: “Salvini – dice Venditti – ha agito in nome di un superiore interesse nazionale, l’hanno capito tutti. Tutta Europa. In Italia invece siamo alla Procura X che manda un avviso di garanzia e in questa confusione di linguaggio e di poteri, alla fine, le ragioni di chi grida allo scandalo sono deboli, perdenti, inutili. Vuoi smontare un governo per l’alzata di scudi di una Procura? Dove pensi di andare?”. Le ultime parole di Venditti alludono chiaramente all’atteggiamento di una sinistra che cede sempre alla tentazione di affidare alla magistratura il compito di sbarazzarsi dei suoi avversari politici. Anche il suo giudizio su Matteo Salvini indica l’assenza di pregiudizi ideologici: “Parla il linguaggio dell’epoca in cui vive. Sarebbe interessante trovare un giovane uomo o donna di sinistra che abbia la capacità di comunicare con gli altri come fa Salvini. Lui muta. Mette una felpa della Polizia e diventa poliziotto. Ha una capacità di immedesimazione fenomenale. È credibile”.
Non appena hanno cominciato a circolare gli stralci dell’intervista a Vanity Fair su twitter gli haters anti-Salvini si sono scatenati contro Venditti con post di insulti: c’è chi gli dà del “cazzaro”, chi del venduto e chi ironizza sulle sue canzoni più famose: “nato sotto il segno dei fasci”. per non parlare di chi lo prende di mira per l’età: “Sbagliato prendere in giro Venditti. Il rincoglionimento senile è una cosa su cui non bisognerebbe mai scherzare”.