Sulla Tav Salvini si gioca la faccia: le imprese non ci stanno e si dicono “disgustate”

10 Mar 2019 12:38 - di Adele Sirocchi

Il rapporto tra la Lega di Matteo Salvini e il “partito del Pil” è sottoposto a uno stress costante. Lo scrive il Corriere e non gli si può dare torto. Il tenore dell’ira degli imprenditori contro un governo dove ha vinto per ora la linea del no alle infrastrutture è ben fotografato nelle dichiarazioni di Corrado Alberto, presidente dell’Api (Associazione piccole e medie industrie) di Torino: “Sono disgustato dalla situazione  e dal comportamento di un governo che offende  chi lavora seriamente e concretamente per dare una prospettiva di crescita al Paese”. Corrado Alberto è fra gli animatori del gruppo di oltre 33 associazioni che da ottobre si sta battendo per la realizzazione della Torino-Lione.

“Qui si gioca con la pelle degli imprenditori e dei lavoratori per raggiungere un obiettivo elettorale e non per il bene di tutto il Paese – aggiunge in una nota – non si tratta solamente della Torino-Lione, ma dell’insieme delle politiche economiche e del lavoro che si vogliono mettere in atto. L’Italia sta perdendo credibilità e affidabilità in Europa. Mi chiedo quanto le imprese potranno ancora resistere”, conclude Alberto.

E nel giorno in cui la Tav veniva affossata il fronte favorevole all’opera è sceso nuovamente in piazza: oltre un migliaio di persone al grido di ‘Sì Tav subito’ si sono radunate in piazza Carignano a Torino, davanti alla sede del primo Parlamento italiano per partecipare al flash mob promosso dalle madamin di ‘Sì’ Torino va avanti’, indossano indumenti e accessori di colore arancione, colore simbolo del comitato fondato dalle madamin. Tra i presenti anche il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, i presidenti di Unione Industriale di Torino e Amma, Dario Gallina e Giorgio Marsiaj, numerosi esponenti politici del centrosinistra.

Salvini e la Lega devono fare molta attenzione al fatto che la sinistra cerca ora una sponda per riprendere fiato proprio soffiando sul fuoco del disagio degli imprenditori: Nicola Zingaretti ha scelto non a caso la piazza di Torino per la sua prima uscita pubblica dopo l’investitura ricevuta con le primarie. E un politico navigato come Osvaldo Napoli fa profezie fosche per il futuro della Regione Piemonte: se continuano così a Palazzo Chigi, commenta, Sergio Chiamparino sarà rieletto. E a Matteo Salvini saranno fischiate le orecchie.

Commenti

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  • Pietro Benigni 11 Marzo 2019

    Di lavori da fare in Italia ce ne sono molti altri che la tav. Ogni volta che passo in autostrada sotto un vecchio cavalcavia prego di passare incolume. In Italia non si fa nemmeno manutenzione di ciò che esiste già.

    • Francesco Storace 11 Marzo 2019

      Il che non significa ignorare quanto abbiamo stabilito di fare con un altro paese