“Revenge porn”, le deputate di Forza Italia occupano i banchi della Camera, seduta sospesa

28 Mar 2019 20:04 - di Redazione

Seduta sospesa alla Camera dopo che le deputate di Forza Italia hanno occupato i banchi del governo, seguite poi da FdI, Pd e Leu. L’aula è impegnata con l’esame del provvedimento con le misure per prevenire le violenza di genere, nel quale si è discusso dell’emendamento sul cosiddetto revenge porn. Il presidente della Camera Roberto Fico ha sospeso la seduta poi ha avuto un breve colloquio con il deputato del Pd Emanuele Fiano e poi con Mara Carfagna e Roberto Occhiuto, di Forza Italia. A scatenare la bagarre, il rifiuto da parte della maggioranza di accettare la proposta avanzata da FI di accogliere nel provvedimento l’emendamento della deputata azzurra Federica Zanella sul revenge porn che riprende una proposta presentata al Senato su questo tema dal M5s.

”Oggi stiamo scrivendo una bruttissima pagina di storia parlamentare – ha detto Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia – abbiamo vissuto in passato momenti esaltanti in quest’Aula quando, grazie all’operosità e all’intelligenza innanzitutto delle donne di tutti gli schieramenti, ma anche con il supporto dei colleghi, abbiamo saputo rinunciare a primogeniture in nome dell’approvazione di valori che sono oggi pilastri nel nostro ordinamento giuridico. Ricordo il giorno in cui abbiamo approvato la legge che modificava il reato di violenza sessuale da reato contro il costume a reato contro la persona. Tutte le donne parlamentari firmarono quel progetto di legge indipendentemente dai partiti: la prima firma era Finocchiaro, la relatrice della legge, con il consenso di tutti, era Alessandra Mussolini”, ha detto ancora Stefania Prestigiacomo intervenendo in Aula durante la discussione sul provvedimento per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. ”Oggi invece in nome dell’egoismo e in nome di una ostinazione incomprensibile noi stiamo rinunciando alla possibilità di dare seguito ad atti votati da quest’Aula perché ricordo che nel mese di novembre abbiamo approvato una mozione a prima firma Carfagna che invocava un intervento della maggioranza e del governo su un tema come questo. In questo momento stiamo disattendendo ad un impegno assunto da quest’Aula all’unanimità”, ha concluso Prestigiacomo.

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