Primarie, Di Battista senior mette in imbarazzo il Pd: «Ho votato in 3 seggi diversi». E cita anche Mussolini
Vittorio Di Battista, padre del famoso Alessandro, alto esponente grillino, prova a mettere in imbarazzo i dirigenti Pd che hanno organizzato le primarie. E lo fa annunciando di essere riuscito a votare in tre seggi diversi. L’annuncio si rivelerà ben presto una bufala essendo stato postato su Facebook alle otto del mattino, un orario che rende del tutto inverosimile la notizia di aver votato in tre seggi diversi e, per di più, in tre comuni diversi. Neanche un Di Battista senior diventato Nembo Kid sarebbe riuscito a tanto La bufala del padre di Alessandro ha tenuto comunque il Pd in apprensione per un po’ , prima essere smascherata. Però, fake o non fake, è riuscita comunque a richiamare l’attenzione sui meccanismi di controllo delle primarie del Pd, maccanismi sui quali permane una certa opacità.
Proponiamo comunque il testo del Di Battista come simpatica esibizione di qualità narrativa (e inventiva) «Oggi farò il bravo cittadino», scrive al dunque Di Battista senior su Facebook. « Mi sondel o docciato, ho preso il caffè, accesa la prima sigaretta e sono pronto. Carta di identità, tessera elettorale e due euro, vado a votare alla sede del Pd (già gloriosa sezione del Pci) di Civita Castellana, in via San Gratiliano, senza numero civico.Malgrado i due euro falsi, sono riuscito ad indicare il mio “segretario” preferito, il più bello ed il più simpatico, Bobo Giachetti»..
Vittorio dichiara d’averci preso gusto. «Vado a Castelnuovo di Porto, presso la Sala Polivalente di via Renzo Gloria, ad esprimere la mia preferenza per Maurizio Martina, mio candidato autentico, malgrado i due euro falsi. L’operazione riesce senza intoppi ed allora risalgo in macchina e, dopo neanche venti minuti, a Roma, vado al seggio numero 3 di Piazza Mazzini dove, per spirito caritatevole, il mio voto lo riservo per il fratello del commissario. Sono felice, felice di avere esercitato un diritto democratico, felice della cortesia degli addetti ai seggi e felice di non aver dovuto superare nessun controllo».
Ed ecco la sapida chiosa: « Settanta quattro anni di Repubblica Democratica ed antifascista mi hanno insegnato i valori fondanti di questa nuova Italia. Con un documento valido, la tessera elettorale e qualche euro falso, puoi comportarti da bravo cittadino e far contenti tutti e tre i candidati, far gioire i commentatori e triplicare il numero dei “votanti”.E pensare che il buon Benito definiva le elezioni “ludi cartacei”…A ‘mbecilli.
Si tratta, non c’è dubbio, di una burla rivolta all’intero sistema mediatico. L’unica cosa che Di Battista senior avrebbe dovuto evitare è stato jl richiamo a Mussolini per condire la sua bufala. Non è lecito evocare la grandezza della storia per ingigantire le piccolezze, peraltro truffaldine, della politica. Di Battista senior, sarà poi così “fascista” come, a più riprese, ha dichiarato di essere? A questo punto, cominciamo a nutrire qualche dubbio,