Pamela, alla prossima udienza la perizia che inchioda Oseghale: la ragazza uccisa con due fendenti

30 Mar 2019 11:31 - di Redazione

“L’udienza in programma il prossimo 3 aprile, presso la Corte d’Assise di Macerata, sarà decisiva per definire la condanna o meno di Innocent Oseghale”. Lo afferma Luisa Regimenti, docente di Medicina legale all’Università di Tor Vergata a Roma e consulente di parte civile al processo per l’omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro e che vede imputato proprio il 30enne nigeriano Oseghale.

“Le nostre perizie tecniche – aggiunge Regimenti – saranno riproposte in quella occasione e messe a confronto con le tesi della difesa. Una giornata cruciale, che offrirà indicazioni risolutive per la sentenza conclusiva del processo, prevista a maggio. E questo indipendentemente da quanto potrà dire in aula proprio Oseghale, che ha deciso, a quanto pare, di rendere dichiarazioni spontanee”.

“La causa della morte di Pamela – conclude il medico legale – è da addebitare a due colpi di fendente da arma bianca inferti al fianco destro della giovane, quando era ancora in vita, con una lama mono-tagliente della lunghezza di circa 10-15 cm. Il decesso è pertanto avvenuto per emorragia, in seguito alle due lesioni epatiche e a quella dell’arteria intercostale”.

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