Morbillo, i luoghi pubblici vietati ai bambini non vaccinati: accade a New York
Una contea dello Stato di New York dichiara lo stato di emergenza in seguito a una grave epidemia di morbillo. Si tratta di Rockland, sul fiume Hudson, a nord della Grande Mela, dove si arriva a vietare ai bambini non vaccinati l’accesso agli spazi pubblici, dopo che sono stati confermati 153 casi di malattia. La violazione sarà punibile con una multa di 500 dollari e fino a 6 mesi di carcere, riporta la Bbc news online. L’annuncio segue altri focolai della malattia a Washington, in California, nel Texas e in Illinois. I tassi di vaccinazione sono infatti costantemente diminuiti negli Stati Uniti, con molti genitori che si oppongono per motivi filosofici o religiosi all’immunizzazione. E nella contea newyorkese i tassi di vaccinazione fra i giovani non raggiungono il 50% in molte comunità.
New York, “i bambini non possono essere messi a rischio”
«Non staremo a guardare mentre i bambini della nostra comunità vengono messi a rischio», ha detto Ed Day, governatore di Rockland. «Questa è una crisi di salute pubblica ed è ora di dare l’allarme». L’epidemia nella contea è in gran parte concentrata nella comunità ebraica ultra-ortodossa, secondo quanto riportato dal New York Times, con casi in continuo aumento. La popolazione totale è pari a 300mila persone. Day ha detto che gli ispettori sanitari hanno incontrato “resistenza” alla vaccinazione da parte di alcuni residenti, che ha definito come «inaccettabile e irresponsabile» e che ha portato alla decisione senza precedenti di vietare a tutti gli under 18 non vaccinati di recarsi in spazi come scuole, centri commerciali, ristoranti e luoghi di culto, entrata in vigore a mezzanotte.