Lazio-Roma, derby blindato: assalto al bar dei romanisti. Tifoso colpito con mazza da baseball

2 Mar 2019 14:35 - di Viola Longo

Sarà un derby blindato quello che si disputerà all’Olimpico tra Lazio e Roma. Imponenti dispositivi di sicurezza erano già stati predisposti dal nuovo questore, Carmine Esposito, alla sua prima prova sul campo. Ma un grave episodio di violenza che si è verificato nella serata di giovedì rende il clima estremamente più teso: un uomo è stato ferito con una mazza da baseball a Casal Bertone, all’esterno del bar H501, frequentato da romanisti. La vittima dell’aggressione è un tifoso 48enne colpito da Daspo e lo stesso proprietario del bar, secondo quanto trapelato, sarebbe un tifoso messo al bando dagli stadi. Sul caso indaga la Digos.

L’assalto al bar dei romanisti

Inizialmente si era parlato di una rissa, che l’uomo ferito avrebbe cercato di sedare, avendo la peggio. Il Messaggero, però, racconta un’altra storia: la bastonata in testa sarebbe arrivata nell’ambito di un vero e proprio blitz realizzato dai capi ultras della Lazio alla ricerca di quelli della Roma, fra i quali vi sarebbe proprio il proprietario del bar, uno dei leader del gruppo “Roma”. «Come furie i laziali, in quattro, hanno chiesto di lui che, però, non era presente», si legge nell’articolo intitolato «Derby, botte tra capi ultrà: assalto al bar giallorosso». A quel punto, secondo la cronaca del quotidiano romano, i quattro sarebbero usciti, si sarebbero armati «con le mazze che avevano nascosto nelle auto» e sarebbero «rientrati velocemente pestando chi era a tiro, spaccando tutto». Oltre all’uomo colpito alla testa, ricoverato in codice rosso e poi dimesso dall’ospedale dopo gli accertamenti di rito, a farne le spese sarebbe stato anche un altro uomo, medicato per alcune contusioni e una spalla fratturata.

La smentita del titolare del bar

Il titolare del bar, però, ha respinto le ricostruzioni. «Da questa mattina ricevo telefonate di amici e clienti preoccupati. Ma il locale è intatto e io sto benissimo», ha detto all’agenzia di stampa Adnkronos, commentando le notizie sul raid con un laconico «se la polizia ha detto così, sarà così». Una posizione sostenuta anche da un altro dei tifosi presenti nel bar: «Sono pronto a smentire al funzionario di Polizia che sostiene che qui siano avvenuti gli scontri».

Le misure di sicurezza per il derby Lazio-Roma

Giovedì mattina era stato un messaggio di stampo antisemita ad accendere i riflettori sul clima del prossimo derby: «Romanista Anna Frank» era stato scritto su un muro al Circo Massimo, con la firma Ssl e una svastica. Poi quell’aggressione serale. Le misure di sicurezza a Roma sono scattate già ieri, con lo schieramento di mille agenti nelle zone considerate a rischio di scontri tra le due tifoserie, specie per quanto riguarda la possibilità di contatto tra gruppi isolati. Altrettanti sono gli agenti che saranno schierati stasera nell’area dell’Olimpico, che resterà chiusa al traffico dalle 18 fino a «cessate esigenze». Infine, nella stessa zona, nelle tre ore prima e nelle due ore dopo l’incontro sarà anche vietata la vendita di bevande in vetro da asporto. Allo stadio sono attesi 50mila spettatori.

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