La Lega aggiorna gli organigrammi nel Lazio: “Non chiamatelo commissariamento”
I coordinatori regionali del centro Italia saranno affiancati da dirigenti arrivati direttamente dal Nord. Ma guai a chiamarlo commissariamento. Si comincia dal Lazio, dove la Lega “aggiorna” gli organigrammi.
«Stiamo solo portando avanti la strategia prevista, c’è uno schema da applicare al centro e al sud, dove la Lega si affiderà a triumvirati regionali, composti da due quadri politici e uno amministrativo, che dovranno strutturare la Lega in territori che ci chiedono attenzione». Così fanno sapere da via Bellerio, dopo che lo stesso leader Matteo Salvini, («Avanti così, si prosegue con gli attuali dirigenti, ogni voce diversa è frutto solo di invidia o fantasia») ha negato lo tsunami nel partito nelle regioni del Centro e del Sud. Una ristrutturazione che prevede dunque venti associazioni regionali, formate da tre soci nelle regioni del centro e del meridione, mentre i soci saranno cinque nelle realtà del Nord.
Dal quartier generale della Lega negano che l’arrivo a Roma di Daniele Belotti, leghista del nord, mister centomila preferenze alle scorse politiche, sia stato deciso per riportare ordine in una regione dove non sarebbero mancate le tensioni tra i leghisti locali, coordinati da Francesco Zicchieri, con un ruolo di primissimo piano giocato – finora – dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, peraltro vicinissimo al Capitano.
«Ai più attenti di voi – aggiunge un altro leghista – non può essere sfuggito che l’operazione di inviare nelle regioni del centro e del sud quadri del partito in aiuto ai dirigenti locali sia già iniziata anche in altre Regioni, per esempio in Calabria, dove in queste ore si sta formalizzando l’arrivo di un altro nordista doc, il lombardo Cristian Invernizzi, che ‘affiancherà” nel territorio, Domenico Furgiuele, lametino e unico deputato calabrese della Lega. La mission di Invernizzi sarà quella di far crescere un gruppo dirigente in una regione che andrà entro l’anno al voto per le amministrative.
Certo, spiegano altre fonti vicine alla segreteria della Lega, nel Lazio, l’annunciato arrivo di Belotti non è stato preso bene. Per molti, infatti, sarebbe stato anche un monito dato da Salvini ai nuovi arrivati nel partito nella regione della capitale, ad evitare scontri interni, in vista delle candidature per le europee. «Nel Lazio c’è troppo caos – sbotta un big del partito – è una guerra tra ex Fi e ex An passati con Salvini».
Di certo, intanto, la Lega ha deciso di procedere con il triumvirato anche nelle altre regioni “extra-padane”, a cominciare dall’Abruzzo e dalla Basilicata, regioni, queste due ultime, che hanno premiato alle urne il partito di Salvini, ma che ora vanno ‘rafforzate’ per non rischiare di disperdere in poco tempo il consenso ricevuto.