Il veleno di D’Alema: «Il Pd è precipitato nel nulla, si sbaglia chi si illude che Salvini non durerà»
Massimo D’Alema rivaluta Silvio Berlusconi, massacra il Pd, prevede un lungo e luminoso futuro politico per Matteo Salvini. In un articolo del Messaggero, l’ex premier ormai uscito dalla vita politica attiva analizza il passato e prova a disegnare il futuro, con la consueta dose di veleno: «Berlusconi nel 1994 vinse perché mentre noi inseguivamo il nuovismo, e leggevamo i giornali di sinistra, lui fece emergere tutta quella Italia tradizionale di tipo moderato e anti-comunista che era maggioritaria. Le diede rappresentazione politica e così ci sconfisse», sono le sue parole, riportate da un convegno della Fondazione De Gasperi al quale Baffino ha partecipato a Roma, intitolato “Una Seconda Repubblica? A 25 anni dalle elezioni del 1994”.
«Dovevamo – ha detto ancora D’Alema – allearci con il centro, nel 94, per fermare Berlusconi». Il futuro? «Sbaglia chi crede che Salvini durerà poco. Il consenso per lui non è affatto effimero. Perché lui ha capito che, per effetto della crisi economica, dei flussi migratori, della globalizzazione non governata e del bisogno d’ identità, la società s’è radicalizzata». I veleni finali sono per il Pd: «Oggi non funziona più l’ idea che si vince più al centro. La società si radicalizzava e, mentre il Pd si spostava verso il centro, il centro non c’ era più. Il Pd andava verso il nulla e nel nulla è precipitato».