Il sottosegretario Volpi sui militari a coprire le buche: “Meglio commissariare la Raggi”

1 Mar 2019 16:36 - di Davide Ventola

«Se devo mandare i militari a coprire le buche commissario il Comune, perché vuol dire che c’è un’inefficienza politica e amministrativa. La buca nella strada non è un’emergenza». Così il sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi, sulla proposta del M5s di assegnare all’Esercito il compito della riparazione delle strade di Roma, mentre l’amministrazione Raggi avrebbe fornito la materia prima.

Volpi: “Alla Difesa abbiamo personale di altissimo livello”

L’esponente leghista, in una lunga intervista al sito Difesaonline.it è intervenuto a tutto campo sui nodi cruciali del suo dicastero. «Le Forze armate – ha ricordato Volpi – possono dare una presenza duale in alcune situazioni. Fanno diplomazia parallela e fanno da vetrina economica per le nostre eccellenze industriali». Un aspetto da non trascurare, ha detto il sottosegretario, è rappresentato dagli uomini e dalle donne che lavorano nella Difesa. «C’è una dirigenza di altissimo livello, sia come personale civile che come personale militare. Alcune nostre professionalità vengono ricercate dal resto del mondo». Altro dato non trascurabile, «questo è il ministero più istituzionale in assoluto. Siamo l’unico ministero che ha come capo complessivo il presidente della Repubblica». Poi l’esponente leghista ricorda un dato singolare: «La Svizzera è un Paese storicamente neutrale. Eppure ha una capacità militare assolutamente efficace. Fondamentalmente, l’elemento valoriale è dal servizio militare. Le Forze armate sono anche uno strumento di cittadinanza, di civiltà, di consapevolezza di quello che rappresenta un Paese».

Volpi: “Siamo più rispettati di chi spende più di noi”

Alla domanda dell’intervistatore: possiamo sperare che non ci siano altri tagli alla Difesa? Il sottosegretario precisa: «Il dato delle spese legato al Pil è molto riduttivo. Spendiamo quello che possiamo, ma siamo più rispettati di altri che spendono molto e non fanno. Non mi sembra di vedere molti tedeschi in Africa. Siamo orgogliosamente italiani», conclude Volpi con un auspicio: «Mettiamoci a sistema anche come industria difesa come capacità di penetrare i mercati».

 

 

 

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