Il governo saudita “compra” la Scala di Milano? L’allarme di Gasparri

3 Mar 2019 20:03 - di Redazione

Il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia ha presentato una interrogazione al ministro dei Beni Culturali per sapere «quale sia la valutazione del governo sulla ipotesi di ingresso del governo dell’Arabia Saudita nel Cda del teatro alla Scala di Milano». «Pur comprendendo l’importanza della proiezione internazionale di una storica istituzione culturale italiana e l’utilità delle risorse economiche che potrebbero arrivare da Riad, suscitano perplessità iniziative non limitate ad eventuali sponsorizzazioni, ma che possano prevede la presenza di rappresentanti di un paese che non dà alcuna garanzia sul rispetto di diritti fondamentali, nel cuore stesso della Scala, entrando nel Cda – sostiene Gasparri – Pecunia non olet, si dice dai tempi dell’antica Roma, ma non è un principio eticamente sempre condivisibile. Anche in recenti drammatiche occasioni l’Arabia saudita ha dato pessima prova, finendo sotto accusa per vicende inquietanti. Non vorremmo riproporre le sequenze di un ormai vecchio ma sempre attuale film, Quinto potere, dedicato all’infiltrazione della finanza araba nei media americani. Qui non siamo in un film, ma in una tragica realtà. Difendere la storia e l’identità della Scala è un dovere anche del governo, benché ne rileviamo la irrilevanza culturale. Che dice il ministro competente di questo rischio di “scalata” saudita alla Scala?».

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