Il condono c’è ma non si vede: questa l’ultima pagliacciata di Lega e 5 Stelle

19 Mar 2019 11:23 - di Redazione

Il condono sparisce mirabilmente dal ddl Sblocca-cantieri. «Non ci saranno condoni nello sblocca cantieri. Anche la Lega non li vuole»: torna a rassicurare tutti, sostenitori e detrattori del provvedimento improvvisamente sparito dal dl, il ministro del LavoroLuigi di Maio che, ospite ai microfoni di Radio anch’io, rincara la dose e aggiunge: «Il problema dei condoni non esiste. Mi risulta che anche la Lega sia contraria. Nello sblocca cantieri non ci sarà nessun condono e allo stesso tempo non ci sarà nessuna liberalizzazione dei subappalti; faceva bene il presidente Cantone a manifestare perplessità». Insomma, stando a quanto sostenuto da Di Maio sia nell’intervista radiofonica, sia in quella rilasciata questa mattina al Corriere della sera, in quella che viene indicata come l’ultima bozza del decreto Sblocca-cantieri saltano sia la sanatoria sulle mini-irregolarità, sia l’eliminazione della soglia del 30% per il subappalto. La norma sul cosiddetto “condono” prevista nella precedente bozza all’articolo 37 bis non figurerebbe dunque più nell’ultima versione…

Condono, il trucco c’è ma non si vede. E il condono pure…

Dunque, tutto azzerato e si riparte dal via? Sembrerebbe, almeno fino a nuove notizie o relative smentite: del resto, come riporta tra gli altri in queste ore il Corriere della sera, «nell’ultima bozza del dl “Sblocca Cantieri” saltano sia la sanatoria sulle mini-irregolarità, sia l’eliminazione della soglia del 30% per il subappalto». E, dato più rilevante di tutti, la norma sul cosiddetto, famigerato «condono» prevista nella precedente bozza all’articolo 37 bis non ri-compare nell’ultima versione del decreto. E, aggiunge sempre il quotidiano di via Solferino, «non è prevista nemmeno l’eliminazione della soglia del 30% per il subappalto che figurava in uno Schema di decreto: le modifiche contenute nell’ultima bozza eliminano solo l’obbligo di indicazione della terna dei subappaltatori». Insomma, il trucco c’è, ma non si vede:e intanto, dopo la Tav. la riforma delle autonomie, la via della Seta,m gli F35 e il duello fiscale, tra lega e Movimento 5 Stelle è di nuovo scontro: il che, considerando che in agenda ci sono Flat Tax, la riforma dell’Irpef, il Congresso delle famiglie, non lascia presagire nulla di buono all’orizzonte. Insomma, il giallo del “mini-condono” che i % stelle aborriscono e che i leghisti negano di aver mai proposto aggiunge solo ulteriore benzina al fuoco delle polemiche (e del disaccordo) che continua a divampare.

Ecco la bozza del dl Sblocca cantieri: 5 articoli e 23 pagine di articolato

La “famigerata” bozza del dl Sblocca-cantieri, intitolata «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali» consta dunque di 5 articoli e 23 pagine di articolato. Nel dettaglio, come riferisce sempre il Corriere della sera, «i cinque articoli riguardano: modifiche al codice dei contratti pubblici, disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa, semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche, commissari straordinari, Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe». In questo contesto normativo, dunque, i due punti nevralgici – i due passaggi più contestati del provvedimento – riguardano proprio il condono e la liberalizzazione del subappalto, che, secondo quanto ribadito in queste ore in ben due interviste rilasciate dal vicepremier Di Maio, «non saranno presenti nella versione definitiva che finirà sul tavolo del Consiglio dei ministri».

Un vertice a Palazzo Chigi col premier Conte

Intanto si attende il vertice a Palazzo Chigi che, oltre al premier Giuseppe Conte, i ministri dell’Economia e alle Infrastrutture, Giovanni Tria e Danilo Toninelli, vedrà la presenza dei sottosegretari Armando Siri, Edoardo Rixi e Laura Castelli. All’incontro, con i tecnici al lavoro sul provvedimento atteso mercoledì in Consiglio dei ministri, anche il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli. «Sono finiti i tempi delle proroghe continue, dei regali ai concessionari e dello sperpero di risorse pubbliche. Ora è il momento di sbloccare i cantieri fermi da tempo e far ripartire il Paese», scrive su Twitter Conte. Il vertice rischia però, come già anticipato peraltro, di diventare nuovo terreno di scontro tra Lega e M5S: a quanto apprende l’AdnKronos da fonti di governo, la Lega avrebbe raccolto in un documento di 24 pagine, visionato dall’AdnKronos, le proposte da inserire nel provvedimento. Ma inserendo in chiusura del dossier quello che nel Movimento tacciano come un vero e proprio condono edilizio per i privati. Stabilendo, all’art.4 comma 1 lettera B, la possibilità di sanare abusi edilizi compiuti prima del ’77. A stretto giro, però, arriva anche la replica del Carroccio: «Nessuna ipotesi di condono edilizio né nello sblocca cantieri né in altri provvedimenti. È una notizia infondata. La Lega, come noto, è contraria a ogni tipo di condono» fanno sapere fonti vicine al partito.

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