I vertici M5S rivogliono Di Battista, lui preferisce i viaggi. E sul web: «Vattene»

26 Mar 2019 10:46 - di Desiree Ragazzi

Dopo la terza sconfitta elettorale regionale consecutiva, la narrazione grillina resta la stessa: nessuna batosta, non «paragoniamo le consultazioni politiche da quelle regionali» e avanti «con un governo che durerà quattro anni». Solo che, dietro i sorrisi di facciata, le pacche sulle spalle e il volemose bene, la sconfitta (benché negata) è amara e l’avanzata della Lega fa tremare il M5S. E così c’è chi spera disperatamente in un ritorno di Dibba. In primis Di Maio. Il capo politico del movimento lo ha evocato, sostenendo che «questo è il momento di non mollare, questo è il momento di dare ancora di più. Non ci sono viaggi da fare…». Accorato l’appello di Gianluigi Paragone: «Il Movimento non può fare a meno di lui». Sui social però non tutti sembrano d’accordo nel ripescaggio di Dibba. Rispondendo a Paragone c’è chi scrive: «Non ci manca il Dibba, ne possiamo fare a meno». E un altro: «Se richiamano Dibba i giochi sono chiusi».

Di Battista e il web

Come riportano molti quotidiani, Di Battista sembra sordo agli appelli. Alcuni sostengono che la sua presa di distanza sia dovuta all’amarezza per le accuse che gli sono piovute addosso dopo l’incontro con i gilet gialli alla periferia di Parigi. Un incontro che si è rivelato un boomerang per il Movimento. Due settimane fa Di Maio e Di Battista, come si legge sul quotidiano.net, avevano un appuntamento per una  cena in centro, a due passi da Montecitorio, ma l’incontro sarebbe saltato all’ultimo momento. I contatti tra i due, viene assicurato, sarebbero tuttavia costanti, il canale sempre aperto, ma qualcosa sembra essersi definitivamente incrinato nel sodalizio tra i due. A quanto se ne sa, Dibba sta però preparando il suo nuovo viaggio in India. Quindi che fare? È la domanda che assilla i vertici del Movimento. Se Di Battista darà forfait, i cinquestelle dovranno attrezzarsi con quello che hanno in casa. Il suo posto quindi, dicono i ben informati, soprattutto per andare in tv dovrebbe prenderlo Paola Taverna che dovrebbe essere affiancata da un molto meno incisivo Riccardo Fraccaro. Ma i grillini sono consapevoli che sono ben pochi quelli che bucano il video. Scrive un utente su Twitter: «Se non c’è #Dibba c’è la #Taverna: come stare alla canna del gas». Ma un altro ricorda: «Con il #Dibba il Movimento ha perso in Abruzzo e in Sardegna, senza di lui ha perso le regionali in Basilicata. Basterebbe questo a dare torto a Paragone».

 

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