Doveva essere un intervento di routine ma le perforano il cuore con un catetere e muore
Doveva essere un intervento di routine ma si sarebbe rivelato fatale per una donna di 79 anni, che poi è morta. Dopo la denuncia dell’accaduto da parte dei familiari, la Procura di Lucca ha aperto un inchiesta per omicidio colposo e ha indagato un medico. L’anziana è morta domenica scorsa all’ospedale San Luca di Lucca, sei giorni dopo l’intervento durante il quale i medici le avevano applicato un catetere venoso per scongiurare alcuni problemi cardiaci, sorti durante la dialisi. Ma qualcosa, forse è andato storto, è la 79enne, residente a Porcari (Lucca), è deceduta. Una morte sulla quale i familiari ora vogliono vederci chiaro. Per questo, pochi giorni fa, hanno presentato un esposto in Procura. L’esposto, riferisce la cronaca lucchese della Nazione, intende verificare se esistano responsabilità mediche e se per la donna sia stato fatto tutto il possibile. L’anziana da tempo soffriva di un mieloma, una forma maligna di tumore che colpisce le cellule del sangue. La patologia, aveva causato come effetto collaterale nella 79enne, una forte insufficienza renale, tanto da costringerla a sottoporsi quasi giornalmente alla dialisi; un trattamento effettuato grazie a un catetere femorale. Poi la situazione è peggiorata. Nella 79enne sono insorti anche problemi cardiaci per risolvere i quali, il personale medico, aveva deciso di operarla, sottoponendola a un cateterismo venoso. Le sue condizioni però non migliorano e, dopo l’intervento, la donna è stata anche trasferita al reparto di cardiochirurgia dell’ospedale di Pisa. Poi il nuovo trasferimento all’ospedale San Luca dove l’anziana è morta sei giorni dopo l’inserimento del catetere. A parlare, per il momento, è la cartella clinica della donna dove sarebbero state registrate lesioni all’atrio destro del cuore, cioè una delle due cavità superiori che si trovano al di sopra dei ventricoli. Un dettaglio sul quale si è concentrata l’attenzione dei familiari che, adesso, si chiedono se quelle lesioni avrebbero potuto essere evitate e se, effettivamente, siano state fatali per la donna. Domande alle quali, nei prossimi giorni, darò risposta l’autopsia disposta dal sostituto procuratore che ha nominato come medico legale la dottoressa Ilaria Marradi. Nel frattempo è partito un avviso di garanzia a carico del medico chirurgo che ha effettuato l’ultimo intervento sulla 79enne. Un atto dovuto a tutela di chi ha avuto un ruolo nella vicenda, visto che al momento, non sarebbero emersi profili di negligenza tali da configurare ipotesi di reato.