“Blocchiamo la città”: Torino nel caos per il corteo degli anarchici, arresti e sequestri
Tram fermi nei depositi e sostituiti da autobus che potrebbero subire limitazioni, dehors smontati nelle piazze principali, mercati in forma ridotta, inviti ai commercianti delle principali vie del centro città ad abbassare le serrande e ai cittadini a lasciare l’auto privata a casa. Torino affronta così il corteo degli anarchici il cui concentramento è in piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova. La manifestazione principale, annunciata sui social con lo slogan “blocchiamo la città” è stata preceduta da cinque momenti di ritrovo, in altrettanti punti della città, al parco del Valentino, al Campus Einaudi, a Porta Palazzo, in piazza Benefica e in Largo Saluzzo. La marcia vede la partecipazione di attivisti non solo italiani ma anche stranieri, e fa seguito al corteo del 9 febbraio, organizzato per protestare contro lo sgombero dell’ex Asilo di via Alessandria avvenuto due giorni prima. Massiccio lo schieramento di forze per garantire l’ordine pubblico con personale di rinforzo giunto anche da altre regioni. Si sono riuniti in piazza Carlo Felice davanti alla stazione di Porta Nuova i cinque cortei anarchici per la manifestazione anarchica internazionale. Secondo le prime stime sarebbero un migliaio i partecipanti. Tra gli antagonisti non solo attivisti italiani ma anche alcuni giunti dall’estero. La zona è presidiata da un ingente dispositivo di sicurezza. Serrande dei negozi abbassate al passaggio dei cortei. Un centinaio di anarchici che stavano dirigendosi in centro città stati bloccati dalle forze dell’ordine che li hanno identificati in via Aosta, poco distante dall’ex asilo occupato e sgomberato il 7 febbraio scorso. “Da soli vince il padrone, organizziamoci dentro e fuori dal lavoro”, si legge sullo striscione dietro il quale stanno sfilando circa 200 anarchici partiti poco fa dal ritrovo di Porta Palazzo scandendo slogan contro le forze dell’ordine e M5S. “Ma quale Cinque Stelle, quale periferia, siete il partito della polizia”, scandiscono. Quattro persone tra i 23 e i 28 anni sono arrestate dalla polizia per detenzione e porto di armi e materiale esplodente nell’ambito dei servizi preventivi e di controllo predisposti dal questore di Torino Francesco Messina, in vista della manifestazione anarchica internazionale. Durante un controllo, ieri, nei pressi del casello autostradale di Rondissone, personale Digos ha fermato un’auto proveniente dal Veneto con 4 persone a bordo. Nel corso della perquisizione della vettura, gli agenti hanno trovato 7 bombe carta, 3 maschere antigas munite di filtro, 5 fumogeni, 1 coltello, guanti, passamontagna, collirio e riopan utilizzati per alleviare gli effetti dei lacrimogeni. Sempre nell’ambito dei controlli, agenti Polfer ieri mattina ha controllato, nei pressi di Novi Ligure, su un treno diretto a Torino, un cittadino italiano di 39 anni. Nei bagagli dell’uomo, risultato un appartenente di un centro sociale del cremonese, i poliziotti hanno rinvenuto una pinza multiuso con annessa una lama di 5 centimetri, un tirapugni in ferro, due caschi, una maschera antigas con filtro, due ginocchiere, un passamontagna e altri indumenti tutti di colore nero. Il trentanovenne è stato denunciato per la violazione delle norme sulle armi. Nei confronti degli arrestati e della persona indagata, il Questore di Torino ha emesso il provvedimento di foglio di via dal capoluogo piemontese.