Applausi per la Meloni a Verona: “Ci batteremo sempre contro chi considera la famiglia un nemico”

30 Mar 2019 17:10 - di Antonio Pannullo

“Sfigato è chi non ha nulla da fare e viene qui a insultare chi viene a parlare di cosa si possa fare per le famiglie italiane”. Esordisce così Giorgia Meloni nel suo applauditissimo intervento al Congresso mondiale delle Famiglie in corso a Verona. E continua, nel suo appassionato discorso: “L’aborto? Ma se una donna abortisce perché non ha scelta, non è libera, non ha l’autodeterminazione”. E parlando della lotta feroce e spietata che i sacerdoti del pensiero unico della sinistra hanno mosso a questo convegno, la Meloni ha sottolineato: “Gli impresentabili non siamo noi, ma quelli che propongono aberrazioni come utero in affitto o fermare lo sviluppo di un adolescente a 11 anni o l’aborto al nono mese. Hanno detto di tutto contro questo congresso: non è vero che vogliamo relegare le donne chissà dove, noi vogliamo garantire il diritto alle scelte delle donne e io sono qui per difendere il diritto delle donne a lavorare, a vivere, a fare figli e non ad abortire”. “Fratelli d’Italia – ha continuato Giorgia Meloni – ha chiesto sempre e in ogni sede asili-nido gratuiti, tutela per le mamme, sostegni economici per tutte le donne che vogliono portare a termine la gravidanza. E vogliamo portare in Europa questi temi: la natalità, l’utero in affitto che vorremmo dichiarare crimine universale, e altre proposte di questo tenore, che non mi sembrano poi del tutto folli e oscurantiste”. Sull’accusa poi che taccia di oscurantismo medievale il Congresso della Famiglie, Meloni ha chiarito: “Hanno detto che il questo è il Medioevo. Ma non dimentichiamoci  il Medioevo è anche l’epoca delle cattedrali e di San Benedetto, ma che ne sanno loro, che non sanno neanche dove sta Matera…. Io credo che sia giusto che lo Stato incentivi il matrimonio, la famiglia e i figli”. E ha proseguito: “A moltissime domande i soliti sacerdoti del pensiero unico non hanno mai dato risposte sensate, ma noi siamo persone che si fanno domande in continuazione. Ad esempio, perché i giudici italiani tolgono la patria potestà di una figlia naturale ai genitori perché considerati anziani (poco più di 50 anni) mentre se i padri sono due uomini della stessa età, allora va tutto bene? Ci preoccupiamo di qualsiasi discriminazione in atto ma ci si volta dall’altra parte sulla più grave e clamorosa persecuzione, quella dei cristiani nel mondo. Perché?”. E poi Giorgia Meloni si è chiesta: “Perché la famiglia oggi è un nemico?, questo dobbiamo chiederci. E la risposta è che c’è chi vorrebbe che fossimo solo consumatori, degli schiavi, dei numeri. Per questo mettono sotto attacco  chi si definisce italiano, cristiano, donna, madre, credente: qui sono sotto attacco l’identità, l’umanità, le convinzioni di ognuno di noi. Devo essere solo un numero, un cittadino x, per essere il consumatore perfetto che piace alla finanza internazionale”. E ha concluso: “Per questo facciamo tanta paura all’establishment pseudo culturale della sinistra, facciamo paura perché oggi siamo qui per difendere sino alla morte il nostro diritto a non essere dei numeri e degli schiavi in balia della speculazione finanziaria”. Giorgia Meloni ha ringraziato caldamente tutti gli organizzatori dell’evento, non solo per la kermesse odierna ma anche e soprattutto per aver tenuto alto in questi anni tematiche fondamentali per la società italiana.

Commenti

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  • Domenico de santis 30 Marzo 2019

    Ho seguito l’intervento su youtube. Bravissimaaaaa. Io sono credente amo la mia terra ed amo la mia famiglia. Un sentimento che più umano e più amorevole di cosi non si possa esprimere. Ma per i decerebrati se si traduce in un motto unico Dio Patria e Famiglia diventa un detto fascista.