Applausi per la Meloni a Verona: “Ci batteremo sempre contro chi considera la famiglia un nemico”
“Sfigato è chi non ha nulla da fare e viene qui a insultare chi viene a parlare di cosa si possa fare per le famiglie italiane”. Esordisce così Giorgia Meloni nel suo applauditissimo intervento al Congresso mondiale delle Famiglie in corso a Verona. E continua, nel suo appassionato discorso: “L’aborto? Ma se una donna abortisce perché non ha scelta, non è libera, non ha l’autodeterminazione”. E parlando della lotta feroce e spietata che i sacerdoti del pensiero unico della sinistra hanno mosso a questo convegno, la Meloni ha sottolineato: “Gli impresentabili non siamo noi, ma quelli che propongono aberrazioni come utero in affitto o fermare lo sviluppo di un adolescente a 11 anni o l’aborto al nono mese. Hanno detto di tutto contro questo congresso: non è vero che vogliamo relegare le donne chissà dove, noi vogliamo garantire il diritto alle scelte delle donne e io sono qui per difendere il diritto delle donne a lavorare, a vivere, a fare figli e non ad abortire”. “Fratelli d’Italia – ha continuato Giorgia Meloni – ha chiesto sempre e in ogni sede asili-nido gratuiti, tutela per le mamme, sostegni economici per tutte le donne che vogliono portare a termine la gravidanza. E vogliamo portare in Europa questi temi: la natalità, l’utero in affitto che vorremmo dichiarare crimine universale, e altre proposte di questo tenore, che non mi sembrano poi del tutto folli e oscurantiste”. Sull’accusa poi che taccia di oscurantismo medievale il Congresso della Famiglie, Meloni ha chiarito: “Hanno detto che il questo è il Medioevo. Ma non dimentichiamoci il Medioevo è anche l’epoca delle cattedrali e di San Benedetto, ma che ne sanno loro, che non sanno neanche dove sta Matera…. Io credo che sia giusto che lo Stato incentivi il matrimonio, la famiglia e i figli”. E ha proseguito: “A moltissime domande i soliti sacerdoti del pensiero unico non hanno mai dato risposte sensate, ma noi siamo persone che si fanno domande in continuazione. Ad esempio, perché i giudici italiani tolgono la patria potestà di una figlia naturale ai genitori perché considerati anziani (poco più di 50 anni) mentre se i padri sono due uomini della stessa età, allora va tutto bene? Ci preoccupiamo di qualsiasi discriminazione in atto ma ci si volta dall’altra parte sulla più grave e clamorosa persecuzione, quella dei cristiani nel mondo. Perché?”. E poi Giorgia Meloni si è chiesta: “Perché la famiglia oggi è un nemico?, questo dobbiamo chiederci. E la risposta è che c’è chi vorrebbe che fossimo solo consumatori, degli schiavi, dei numeri. Per questo mettono sotto attacco chi si definisce italiano, cristiano, donna, madre, credente: qui sono sotto attacco l’identità, l’umanità, le convinzioni di ognuno di noi. Devo essere solo un numero, un cittadino x, per essere il consumatore perfetto che piace alla finanza internazionale”. E ha concluso: “Per questo facciamo tanta paura all’establishment pseudo culturale della sinistra, facciamo paura perché oggi siamo qui per difendere sino alla morte il nostro diritto a non essere dei numeri e degli schiavi in balia della speculazione finanziaria”. Giorgia Meloni ha ringraziato caldamente tutti gli organizzatori dell’evento, non solo per la kermesse odierna ma anche e soprattutto per aver tenuto alto in questi anni tematiche fondamentali per la società italiana.
Ho seguito l’intervento su youtube. Bravissimaaaaa. Io sono credente amo la mia terra ed amo la mia famiglia. Un sentimento che più umano e più amorevole di cosi non si possa esprimere. Ma per i decerebrati se si traduce in un motto unico Dio Patria e Famiglia diventa un detto fascista.