Annuncio del deputato leghista Tonelli: «A Latina 60 poliziotti in più». Ma al Viminale non ne sanno nulla
A Latina arrivano sessanta poliziotti, ma al dipartimento non ne sanno nulla. La segnalazione arriva dal Sindacato italiano unitario lavoratori polizia. L’annuncio di un aumento della pianta organica era stato fatto dal deputato della Lega, Gianni Tonelli, in occasione della visita effettuata un paio di settimane fa a Latina. Tra un incontro e l’altro Tonelli aveva spiegato che nel triennio 2019-2021 si prevede un implementazione delle forze dell’ordine di sessanta unità. La segreteria provinciale di Latina del Siulp riferisce che dopo l’annuncio di Tonelli ha voluto approfondire la notizia per conoscere dettagli e tempistica del potenziamento, scoprendo però che il Dipartimento di pubblica sicurezza (Ministero dell’Interno) di tale questione non ne sapesse nulla, posto che «non è stato stilato ad oggi alcun ulteriore piano di potenziamento».
Il Siulp: «Ci contiamo davvero»
«L’aumento di organico di sessanta unità della Questura di Latina – scrive il sindacato in un comunicato – va considerato un impegno personale dell’onorevole Gianni Tonelli, impegno che siamo certi manterrà, posto che non crediamo assolutamente che un deputato della Repubblica vada in giro a fare annunci senza avere la certezza che agli annunci seguano i fatti». Il Siulp considera l’aumento di organico della Questura di Latina un impegno personale dell’onorevole Tonelli. «Se quanto detto da Tonelli non trovasse riscontro nei fatti – spiega il sindacato – sarebbe un fatto increscioso sia per chi gli annunci li fa, perché si screditerebbe completamente, sia per la collettività che verrebbe di fatto ingannata su un argomento così delicato come la sicurezza. Siamo speranzosi – conclude il Siulp provinciale – anzi convinti che così non sarà, l’onorevole Tonelli manterrà sicuramente il suo impegno e da qui a tre anni la Questura di Latina avrà i sessanta poliziotti in più. Ci contiamo davvero, ma per sicurezza mettiamo un asterisco sul calendario… siamo a marzo 2019, tre anni sono tanti… ma non tantissimi».