Al corteo antirazzista l’armata brancaleone di sinistra: “Bella ciao”, l’Anpi, Boldrini e… Sea Watch (video)

2 Mar 2019 18:59 - di Robert Perdicchi

Numeri un po’ a casaccio, sparati dagli organizzatori, ma poco importa. I duecentocinquantamila che avrebbero partecipato al corteo antirazzista di Milano sanno di fakenews (meno della metà, secondo fonti della questura) ma tanta gente di sinistra ha risposto alla chiamata partita da Milano dal sindaco Giuseppe Sala, tra cui il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, Giuliano Pisapia, il segretario generale Cgil Maurizio Landini, il segretario generale aggiunto Cisl Luigi Sbarra e il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo. Tra i nomi della cultura e dello spettacolo presenti Roberto Vecchioni, Lella Costa, Claudio Bisio, Maria Amelia Monti, vip già schierati, da tempo, su quel fronte politico che oggi, a Milano, ha provato a manifestare la sua disapprovazione a Matteo Salvini, forte di un consenso crescente degli italiani anche sui temi dell’immigrazione sui quali la sinistra oggi ha manifestato.
C’erano un po’ tutti, in piazza, gli esponenti dell’anti-salvisnimo militante, un’armata brancaleone che non sa proporre ma che sa unirsi contro il “nemico” della destra, da Gino Strada ai partigiani dell’Anpi, alla già citata Boldrini, fino ai rappresentanti delle Ong contro cui il governo italiano si è schierato, come Opena Arms e Sea Watch. In testa al corteo c’erano un centinaio di giovanissimi scout del Cngei che cantavano “Bella ciao”, con il sindaco di Milano, Sala, a fare il capopopolo: «La manifestazione “People – prima le persone” contro ogni genere di discriminazione, in programma oggi a Milano, serve a esprimere che cosa sia la sinistra contemporanea. Il nostro non è un messaggio di superiorità morale, alla quale non credo, è il nostro convinto basta ai sentimenti di inferiorità e inadeguatezza», ha detto a Repubblica. La manifestazione si è poi conclusa con un afro street party finale in piazza Duomo del dj italo nigeriano Simon Samaki Osagie, venuto appositamente da Londra. Presenti anche il movimento No-Cpr Mai più larger e le Mamme per la Pelle, i genitori di Melegnano che accompagnano la famiglia adottiva di Bakary Dandio, il 22enne senegalese contro cui sono comparse scritte razziste nel palazzo in cui abita.

Commenti

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  • Domenico 2 Marzo 2019

    Certo che bisogna avere la cacca al posto del cervello se si tira fuori razzismo… solo perché si dice dobbiamo aiutare prima i nostri poveri.