Tutti appresso alla bufala della guardia giurata ammazzata. Ma perché?

19 Feb 2019 10:54 - di Il Cavaliere Nero

Ma basta con le bufale. Se un sito diffonde notizie false va chiuso senza tante storie.

Ieri sera, mentre le redazioni lavoravano sul caso Salvini-Diciotti con il referendum grillino e sui guai della famiglia Renzi, arriva via internet la “notizia” che un immigrato africano aveva ucciso una guardia giurata alla stazione. Prima Termini, poi la metropolitana.

Ad accompagnare l’articolo, la fotografia di un persona di colore con una banda nera per oscurare gli occhi e la scritta “L’assassino”. Una foto vecchia di qualche anno, tirata fuori per montare un caso.

Se ne parliamo non è perché i giornali ci siano cascati. Bastava una verifica presso la questura per trovare la smentita e in effetti nessuno l’ha pubblicata. Ma quello che è terribile è quanto accade in rete, dove orde di provetti “navigatori” la danno per buona e scrivono di tutto, assetati di sangue. Basta scrivere nei motori di ricerca “guardia giurata” ed esce di tutto.

C’è chi ha il tic e la butta in politica come se il fatto fosse realmente accaduto, senza porsi minimamente il problema che a pubblicarla è stato solo un sito sconosciuto ai più come notizie-24.com che ora si godrà il suo vergognoso momento di celebrità.

Si lamenta un twittarolo: “Nessun commento dei giornali e telegiornali ucciso da un negro ubriaco lascia moglie e 2 figli”. Ma se il fatto non è accaduto che cosa avrebbero dovuto commentare giornali e tiggi’?

Su Facebook: “Non si può assistere in silenzio a queste cose”. Ovvio, né in silenzio né strillando, visto che non è successo proprio nulla.

Ora, non è che i clandestini non creino grattacapi, ma prima di andare appresso alle bufale anche chi sta sulla rete ha il dovere di evitare di sbracare pur di apparire più duro dei duri.

La lotta all’immigrazione clandestina è una cosa seria; la battaglia per la sicurezza altrettanto; non è in questo modo che si vince una sfida durissima per lo Stato. Così si alimenta solo la propaganda avversa quando si scopre che è tutto inventato. E forse era proprio lo scopo dello sciagurato articolista di quel sito che andrebbe cancellato senza starci a pensare troppo.

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