Sardegna, Di Maio vaneggia: «Il M5S è vivo e vegeto». Gasparri lo ridicolizza
Lo scrutinio in Sardegna è ancora in corso e con tempi ancora lunghi. Ce ne vuole prima di avere i dati definitivi. Ma il commento di Luigi Di Maio che arriva nel bel mezzo del caos cosmico che regna nel M5S che assiste a una débâcle annunciata da numeri inequivocabili, se pur parziali, sembrano giungere da un mondo parallelo. «Il M5S è vivo e vegeto e va avanti, in regione Sardegna come a livello nazionale. Io non vedo nessun problema, per il governo non cambia niente: è al lavoro sui dossier più importanti».
Di Maio imbarazzante
«M5S vivo e vegeto» è espressione imbarazzante per la circostanza reale che in Sardegna attesta numeri impietosi per i grillini, che sperperano l’altissimo consenso conquistato nell’isola alle ultime politiche. Le cifre della batosta in Sardegna devono ancora essere delineate con precisione, ma ci sono pochi dubbi al riguardo. L’assist involontario di Di Maio viene preso al volo dal senatore azzurro Maurizio Gasparri che ridicolizza il capo (ancora per ora) dei cinquestelle con una ironia corrosiva: «Basta con le bugie sulle elezioni in Sardegna – ha scritto caustico su Twitter – i risultati veri, quelli della piattaforma Rousseau, attestano un grande trionfo grillino #bastamenzogne #dajerousseau #gigginoleader #dibbabà. E ora tutti in Gallura su uno yacth con Beppe Grillo».
Che Di Maio sia sotto choc e dunque in preda a farneticazioni lo si evince anche dalla sua spiegazione del crollo: un “copia e incolla” delle sue stesse parole pronunciate dopo le Regionali in Abruzzo. Di Maio ha citato se stesso, puntando il dito contro le liste civiche di centrodestra e centrosinistra che sono «grandi ammucchiate elettorali dove non ce n’è una di lista civica vera». Spiegazione che non solo non regge, ma va a configgere penosamente con quanto dichiarò proprio Di Maio dopo l’Abruzzo, quando avanzò l’idea che il Movimento dovesse aprirsi alle liste civiche.