Papà Renzi chiede solidarietà agli italiani: “Ci hanno massacrati, grazie a chi prega per noi”
Chiede solidarietà agli italiani, evoca un’aggressione mediatica, più che giudiziaria, si dichiara innocente e dà appuntamento a tutti in tribunale. Nel giorno del gesto delle manette, fatto dal grillino Giarrusso per ironizzare sul suo arresto, Tiziano Renzi, papà di Matteo, affida ai social la sua versione dei fatti sull’inchiesta che ha determinato l’arresto (ai domiciliari) per lui e la moglie: “Un semplice messaggio su Facebook, visto che mi è consentito, per ringraziare tutte le persone che hanno fatto sentire in queste ore la loro vicinanza. Non auguro a nessuno – nemmeno al mio peggiore nemico – di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori”, scrive Renzi senior. “Voglio che sia chiaro una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell’accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono FALSE. Come erano false le vicende del passato dalle quali siamo sempre usciti assolti. A tutti chiedo solo una cosa: aspettate i processi. Aspettate e vedremo chi ha ragione”, sottolinea il padre di Matteo Renzi.
Per Tiziano, quello ai danni suoi e della moglie è un massacro mediatico incredibile. “Ed è un incubo non potersi difendere. Vorrei urlare il mio sdegno e invece sono chiuso in casa come un criminale. Posso solo dire questo: aspettate il processo. E vedrete”. Qualcuno -prosegue Tiziano Renzi- vuole fare il processo sui media. Io affronterò il processo nelle aule dei tribunali da cittadino massacrato preventivamente sui media ma da cittadino incensurato che rivendica con forza la propria innocenza. Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero. Noi non stiamo scappando: chiediamo solo di essere giudicati. Quando arriveremo a sentenza, vedremo quali titoloni ci saranno sui giornali. L’avviso di garanzia apre i giornali per settimane, la notizia di archiviazione va nei trafiletti: ci sono già passato più volte”.
Lunedì Renzi senior, indagato per false fatturazioni con la moglie, intanto, sarà interrogato nell’ambito dell’inchiesta sui lavori delle cooperative toscane. “Per adesso vi dico grazie. Grazie a chi sta pregando per noi, perché per noi è il regalo più grande. E grazie a don Giovanni Nerbini”, conclude.
ma che caazo dici pez di m che non sei altro ladro e pure infame spero che ci sia l’inferno ma per firtuna per te non ce nulla ma va a caga’