Nuova provocazione contro Salvini: spunta la sagoma del vicepremier sceriffo con le pistole

5 Feb 2019 10:59 - di Elsa Corsini

Una sagoma di cartone altezza uomo raffigurante Matteo Salvini in versione sceriffo con tanto di pistole sullo sfondo. È l’ultima opera della street art capitolina, un’altra provocazione pesante contro il vicepremier leghista, bersaglio preferito di giudici, giornalisti “indipendenti”, fumettisti, comunisti annoiati, europeisti ossessionati dal pericolo sovranista. La sagoma, trovata a piazza Vittorio nel centro di Roma, è stata subito rimosso dopo l’arrivo degli agenti del commissario Esquilino e la Digos. L’opera di cartone è firmata da Sirante, street art capitolino che non è nuovo ad attacchi “artistici” contro l’diato Matteo,  sempre sua la firma di  una precedente sagoma di Salvini seduto a terra nell’atto di mendicare. Questa volta Sirante ci riprova, in polemica con la legge sulla legittima difesa non ancora approvata. La scenetta cartonata che hanno trovato gli agenti non lascia dubbi: accanto al vicepremier ritratto nell’atto di farsi un selfie, una teca contenente sei pistole finte con un messaggio rivolto alla cittadinanza: “Norme di comportamento in caso di emergenza. Si rende noto a tutti gli utenti che ogni abuso verrà giustificato e premiato. Non siamo in grado di garantire la tua sicurezza. Proteggiti”. Oroglioso della sua creatura l’autore ha commentato su Facebook l’iniziativa: «Legittima violenza. Continua con la proposta di legge sulla legittima difesa la scia di insegnamenti all’odio del ministro degli Interni. Più armi vi sono in circolazione più la società si sentirà insicura. Il binomio odio/armi dovrebbe fare paura a tutti».

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