Non si affitta a leghisti, filofascisti e tossici all’ultimo stadio: l’annuncio choc è in rete. I buonisti tacciono?

4 Feb 2019 12:27 - di Prisca Righetti

Che diranno i buonisti dem del razzismo al contrario di cui è rimasto vittima un consigliere del Carroccio? Per ora tacciono, intanto lui posta uno dei tanti annunci – forse il più causticamente esplicito – in cui è incappato in cerca di un appartamento. E i post – con relativi commenti inquietanti – parlano da soli…

«Non si affitta ai leghisti»: il post choc in cui è incappato un consigliere del Carroccio

Già, perché nella civilissima Milano, la città di Sala e dell’accoglienza multietnica, che dopo il successo dell’Expò sogna campus universitari avveniristici e grandi aree ricreative con vista sul mondo globalizzato, accade pure che un insopprimibile senso di intolleranza prenda il sopravvento al punto di ufficializzare il divieto ad affittare un appartamento a elettori o simpatizzanti leghisti, nell’annuncio incriminato di cui sopra considerati alla stregua di «accumulatori seriali» di sporcizia e di «tossici all’ultimo stadio». Inserzione di chi, in cerca di coinquilini con cui dividere spazi e spese, testualmente sottolinea che: «l’ideale sarebbe ricreare un ambiente tranquillo, amichevole e rilassato. Ergo: astenersi razzisti/leghisti e filofascisti, maniaci delle pulizie/accumulatori seriali di sporcizia, tossici all’ultimo stadio».

Quel “razzismo di sinistra” di cui nessuno parla…

E pensare che, come denunciato dal consigliere leghista di Zona 8, Giulio Manca, e riferito in queste ore dal sito de Il Giornale, cercando casa nella accogliente Milano gliene sono capitati diversi di annunci di questo tenore, più o meno ostracizzanti nel contenuto e nella forma. «Cercando – racconta il consigliere del Carroccio al quotidiano diretto da Sallusti – ho notato più volte che alcune persone, presumo della sinistra milanese, specificano che non sono graditi inquilini che siano vicini alla Lega o che la pensano diversamente da loro. Si tratta dell’ennesima conferma del fatto che, nonostante le accuse che ci rivolgono, sono loro non democratici, sono loro a non accettare persone con idee diverse». Sono loro, insomma, a interpretare pensieri e desiderata dei razzisti di sinistra, quelli che, da conformisti di un finto anticonformismo, negano che possano esistere o che siano mai esistiti razzisti a sinistra; quelli che, puntando l’indice contro l’avversario, guardano la pagliuzza nell’occhio dell’altro, piuttosto che notare la trave che offusca la loro vista. E sì che l’inserzione parla chiaro…

 

 

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