Mercato del lavoro, è boom di sacrestani: sono giovani e ben pagati, Alla faccia delle nuove tecnologie
È boom di sacrestani. È un lavoro tutt’altro che in via di estinzione. È infatti una figura ancora molto presente nelle nostre parrocchie. Questo lavoro sarà celebrato a Vicenza, nella due giorni che parte il 16 febbraio, nel corso della rassegna liturgica Koinè. Sono 2400 – secondo i dati Inps – i sacrestani stipendiati. Molti sono giovani : basti pensare che nella docesi di MIlano parecchi lavoratori della parrocchia, per così dire, hanno un’età cdi 23-24 anni. Discreto è anche lo stipendio, che oscilla dai 1100-1200 ai 1600 euro: dipende dalla’nxìzianità di servizio.
Casi di lavoro in nero
Ma non è tutto oro quello che riluce: ci sonoanchestuazioni di lavoro nero. Tant’è che la Federazione dei sacrestani ha deciso di correre ai ripari: “In occasione dell’ultimo contratto – spiega il viceoresudente Bozzolan- insieme alla controparte Faci (in pratica il ‘sindacato’ dei preti) abbiamo istituito un ente bilaterale per cui sia le parrocchie sia i sacristi, usando il nostro contratto, sono obbligati per legge a versare una quota irrisoria e a mandare i loro dati. Stiamo raccogliendo un sacco di dati di gente regolarmente assunta ma emerge purtroppo anche tanto lavoro in nero, soprattutto al Sud. Ovviamente abbiamo scoperto che anche al Nord ci sono dei casi di nero. È altrettanto vero che ci sono i volontari perchè se una parrocchia media sui 10-12 mila abitanti può permettersi il sacrista a tempo pieno, alias stipendiato, le piccole parrocchie devono farsi forza con i volontari. Una parrocchia di 2500 abitanti fino a vent’ anni fa manteneva il sacrista che viveva insieme al prete praticamente di elemosina”.