“Il Parlamento indaghi sulle stragi comuniste di Tito”. Ma la sinistra è pronta a fare le barricate
Obiettivo, fare giustizia della storia, svelare pezzi di verità occultati per decenni dalla sinistra, rivendicare il martirio di italiani massacrati per la “colpa” di essere italiani. Una commissione parlamentare d’inchiesta per fare luce sulle foibe, sui crimini commessi dal maresciallo Tito e dai suoi boia, è stata chiesta ufficialmente dalla Federazione degli esuli con una lettera inviata in questi giorni al segretario della Commissione esteri della Camera, Vito Comencini, come spiega in un articolo Il Giornale. L’occasione è la ricorrenza, del 10 febbraio, del giorno del Ricordo dell’esodo e delle foibe.
Nello specifico, la proposta di legge di iniziativa popolare ha riferimenti ad una strage tra le più efferate, “la strage di Vergarolla e i crimini commessi al confine orientale»”. Il testo ricorda che la «Repubblica è nata con un profondo vulnus nelle province di Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara.
L’occupazione titina segnò pagine luttuose per la comunità italiana fu segnata da stragi come quella di Vergarolla: «Il 18 agosto 1946 a Pola, città ancora formalmente italiana, un attentato provocò una carneficina con un numero di morti che, a seconda delle diverse fonti, oscilla tra le 70 e le 110 unità a cui sommare un centinaio di feriti tra i bagnanti che in località Vergarolla assistevano ad una manifestazione sportiva – si legge nella proposta – Si trattò della prima strage della storia dell’Italia repubblicana, con un numero di vittime impressionante e paragonabile alle ben più note stragi degli anni di piombo».
Da qui l’auspicio della Federazione degli esuli, che alla richiesta di una commissione d’inchiesta aderiscano tutte le forze politiche, come spiega al Giornale il vicepresidente Davide Rossi, che rappresenta gran parte dei dei 250mila istriani, fiumani e dalmati costretti a scappare sotto le violenze del comunista Tito. Ma la sinistra in Parlamento è già pronta a fare le barricate.
Simon Wiesenthal, profondo conoscitore della materia, sosteneva che ” il Nazismo è criminale ed assassino nella ideologia e nella prassi, il Comunismo lo è solo nella prassi”
Già
L’Anpi, non si vergogna? Ma poi chi sono? I partigiani veri non ci sono più, si tratta dei soliti gruppettari che dovrebbero essere messi definitivamente in condizioni di non nuocere, a sinistra e a destra, ma a sinistra rompono molto di più e per con taglio antipatriottico.
Dici che sono mantenuti?