Elezioni in Sardegna: il centrodestra punta al bis dell’Abruzzo. Il M5S teme il tracollo
Domenica elettorale in Sardegna: non è solo un fatto locale, ma un test politico di valenza nazionale . Il centrodestra punta al bis dell’Abruzzo, dove si è assistito al trionfo del candidato di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio. Gli ultimi sondaggi disponibili, di Swg, davano il M5s al terzo posto, con il centrodestra in vantaggio e il centrosinistra in seconda posizione. Al di là delle rilevazioni statistiche, l’attesa di una nuova vttoria del centrodestra è confortata dall’evoluzione politica di queste ultime settimane, con la spaccatura del M5S sul caso Diciotti e le polemiche sulla Tav, tutte cose che hanno ulteriormente danneggiato l’immagine dei grillini e che fanno pertanto prevedere un loro nuovo tracollo.
Il fattore pastori
A tutto ciò ci aggiunga la protesta dei pastori sardi, una protesta che non ha, anch’essa , solo un rilievo regionale, ma un significato ben più vasto, perché rappresenta l’ennesimo atto d’accusa contro le politiche Ue che mortificano i produttori italiani. E si tratta di temi cari sia a FdI sia alla Lega, che non a caso sono scesi in campo a sostegno degli allevatori.
Di Maio ha già messo le mani avanti
A cofrontarsi saranno Christian Solinas, candidato governatore del centrodestra, Francesco Desogus, per il M5S, e Massimo Zedda per il centrosinistra. In aiuto del loro candidato, sia Giorgia Meloni sia Matteo Savini sia Silvio Berlusconi hanno battuto l’isola in lungo e in largo. Giggino Di Maio, invece, solo all’ultimo minuto ha confermato la sua presenza. Non solo, ma è parso anche mettere le mani avanti quando, nei giorni scorsi, ha affermato che il voto in Sardegna ha un significato solo “locale”. Segno evidente che i grillini temono una nuova batosta e puntano a limitare i danni politici, tanto più che in questi giorni la legislatura appare sempre più appesa a un filo. Anche i big nazionali del centrosinisra non si sono visti in Sardegna. Pure loro, evidentemente, temono la brutta figura.