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Domenica nuovo test elettorale in Sardegna, centrodestra in testa nei sondaggi

Domenica nuovo test elettorale in Sardegna, centrodestra in testa nei sondaggi

Cronaca - di Redazione - 18 Febbraio 2019 - AGGIORNATO 18 Febbraio 2019 alle 12:00

La Sardegna elegge il nuovo presidente domenica prossima, 24 febbraio. Secondo i sondaggi più recenti è in vantaggio la coalizione di centrodestra (Lega, FdI, Forza Italia, Partito sardo d’azione) che candida Christian Solinas e che potrebbe raggiungere il 35-39% (Affari Italiani) o il 33-35% (Swg). Un test importante che potrebbe confermare il trend già manifestatosi col voto in Abruzzo: la crescita del centrodestra, unica coalizione di governo credibile, lo sfarinamento del M5S, l’incapacità di fare opposizione del Pd. Solinas, leader del Partito sardo d’azione, punta su trasporti e turismo nel suo programma per far ripartire lo sviluppo della regione.

La campagna elettorale è stata pesantemente condizionata dalla protesta dei pastori sardi, per la quale ancora non si intravede una soluzione. Il tema è stato anche al centro del tour nell’isola della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Noi ci siamo: abbiamo portato le nostre proposte, le abbiamo misurate con i pastori, abbiamo ascoltato le loro vertenze e molte possono essere portate a casa con un po’ di coraggio da parte del Governo. Fratelli d’Italia è a disposizione per risolvere la vertenza”.
Sulle elezioni regionali Meloni ha osservato: “Io sono rimasta sempre ferma nel centrodestra, di conseguenza sono l’unica monogama e da lì non mi sposto, gli altri sono un po’ più farfalloni: vanno e poi tornano, perché gli uomini sono così, ovviamente scherzo. Le difficoltà che la Lega incontra ogni giorno di più con il Movimento 5 stelle raccontano quello che noi sapevamo: quando ti ritrovi a fare un governo con qualcuno che è troppo distante da te, le risposte non possono arrivare e rischi di perdere la tua identità. Con Fratelli d’Italia siamo rimasti coerenti e abbiamo difeso le proposte compatibili con quello per cui gli italiani ci avevano votato, e i risultati in Abruzzo dicono una cosa importante: non è vero che se la Lega cresce tutti i partiti verranno fagocitati, perché cresce la Lega ma cresce anche Fratelli d’Italia”, ha concluso Meloni.

 

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di Redazione - 18 Febbraio 2019