Consob, via libera del governo alla nomina di Savona ma è “giallo” sulla possibile incompatibilità
Intesa trovata tra Lega e M5Sper portare Paolo Savona alla presidenza della Consob. Ci sarebbe il via libera anche dallo stesso ministro per le Politiche europee ma il dubbio ancora da sciogliere non è politico ma di carattere giurisprudenziale: la legge Frattini sul conflitto d’interessi. L’articolo 2 stabilisce l’incompatibilità tra le cariche di governo e incarichi in enti di diritto pubblico come la Consob e il comma 4 dispone esplicitamente che “l’incompatibilità perdura per dodici mesi dal termine della carica di governo nei confronti di enti di diritto pubblico, anche economici, nonché di società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta”. L’avvocato-premier, Conte, potrebbe risolvere il quesito, magari chiedendo un parere preventivo all’Avvocatura dello Stato. Si parla insistentemente anche di un possibile ticket con l’economista di area grillina Marcello Minenna, ma su questo non ci sono ancora conferme.
La voce di Savona presidente della Consob era circolata con sempre maggiore insistenza dalla fine della scorsa settimana. La delega agli Affari regionali passerebbe nelle mani del premier Giuseppe Conte, che assumerebbe l’interim del ministero. In ultima analisi, la delega potrebbe essere assegnata ad una personalità vicino alla Lega. Già ieri si era invece capito che l’ok del M5S alla nomina era arrivato.