Che brutto il gesto delle manette di Giarrusso, che fa esplodere le contraddizioni nel M5S (video)

20 Feb 2019 9:36 - di Redazione

“Ora deve scusarsi”, dice Maurizio Martina, candidato alla segreteria del Pd, parlando del brutto gesto delle manette fatto dal senatore Mario Giarrusso davanti a quelli del Pd. In una giornata cruciale per le sorti del M5S, in effetti, lasciarsi andare allo sberleffo nei confronti dell’avversario, non è stato il massimo, per stile e lungimiranza politica. “Ma non è un manettaro”, lo difende Matteo Salvini, che ha appena incassato un doppio successo politico: è salvo dal tribunale dei ministri e allo stesso tempo ha dato indirettamente il colpo di grazia al movimento grillino così come finora lo abbiamo conosciuto. Del resto nella Lega di Salvini la passione per le manette è antica, fin da quando il deputato Orsenigo portò addirittura il cappio in Parlamento. Un Luigi Di Maio imbarazzato prende le distanze: “Credo che a Giarrusso sia scappata un po’ di mano la situazione”. Critico anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Non doveva permettersi”. In quel gesto del resto si condensano tutte le contraddizioni di un grillismo dal doppio volto, quello istituzionale e quello protestatario e dedito allo strillonaggio giustizialista. Contraddizioni che difficilmente saranno risolte in breve tempo.

 

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