Asia Bibi è fuggita dal Pakistan. Ha raggiunto la famiglia in Canada

1 Feb 2019 14:35 - di Redazione

Ha raggiunto il Canada dove “ha ritrovato la sua famiglia” Asia Bibi, la donna pakistana di religione cristiana condannata a morte per blasfemia nel 2010 ed assolta definitivamente martedì dalla Corte Suprema. Lo ha confermato l’avvocato della donna, Saif ul-Malook, in un’intervista rilasciata al Frankfurter Allgemeine Zeitung. Per motivi di sicurezza, il legale non ha reso noto la data esatta della partenza di Asia Bibi dal Pakistan né come ha lasciato il Paese. Oltre al Canada anche la Germania si era proposta di accogliere la donna, che è stata minacciata di morte in Pakistan dai gruppi fondamentalisti che hanno contestato la sentenza della Corte Suprema.

Nessun dettaglio sulla fuga dal Pakistan

Secondo l’accusa, Asia Bibi avrebbe pronunciato frasi blasfeme nei confronti del profeta Maometto «davanti a 25-30 donne». Eppure «solo due di loro, le sorelle Mafia Bibi e Asma Bibi, hanno testimoniato contro l’imputata. Tutte le altre non sono comparse davanti alla Corte in tribunale per appoggiare il caso».  La Corte Suprema del Pakistan ha così confermato l’assoluzione di Bibi. Secondo il giudice Asif Saeed Khosa, presidente dei tre membri della Corte chiamati a rivedere il caso, il firmatario del ricorso “non è stato in grado di individuare alcun errore nel verdetto della Corte Suprema che ha assolto Asia Bibi”.  Lo storico avvocato difensore della donna, Saiful Malook, era fuggito ad Amsterdam il 3 novembre, per il rischio di azioni punitive nei suoi confronti, ma è rientrato appositamente per il verdetto.

Polemiche in Pakistan per l’assoluzione

Durante l’udienza l’avvocato Ghulam Ikram, legale del ricorrente Qari Muhammad Salaam, aveva chiesto che a giudicare la richiesta fosse un tribunale più ampio che includesse anche religiosi islamici e ulema. Dura la risposta del presidente: “Il verdetto è stato emesso sulla base di testimonianze. Secondo l’Islam una persona dovrebbe essere punita anche se non è stata giudicata colpevole? Ci dimostri cosa c’è di sbagliato nel verdetto”. Da novembre il governo canadese aveva dato disponibilità ad accogliere la cattolica perseguitata: in Canada già vivono marito e figlia, che hanno perorato la causa di Asia Bibi anche in Vaticano.

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