Anche la Disney ora ha il suo Pride arcobaleno. La onlus Pro Vita lancia una petizione di protesta

13 Feb 2019 10:10 - di Redazione

“La Disney aderirà ufficialmente alla causa Lgbt. Infatti, Disneyland Parigi farà diventare il ‘Magical Pride’ un evento ufficiale della Disney, e questa sorta di ‘Gay Pride’ avrà luogo nel famoso parco il 1 giugno 2019. La notizia e’ gravissima se pensiamo quanto la Walt Disney Company tocchi da vicino i bambini e quale ‘potere’ abbia su di essi”. La denuncia arriva da Antonio Brandi, presidente Pro Vita onlus che lancia una petizione per protestare contro la decisione del colosso multimediale di realizzare ufficialmente il ‘Magical Pride’, un evento speciale per celebrare la diversità e che ha per simbolo, non a caso, i colori dell’arcobaleno.

“Se lasciamo che la Walt Disney Company manifesti sostegno alla causa Lgbt, senza fare nulla, utilizzeranno i film e i cartoni per indottrinare i bambini ed anche i nostri figli potrebbero essere coinvolti”. “I cartoni preferiti dei nostri figli saranno contaminati dalla propaganda Lgbt? Già l’anno scorso la Disney aveva pubblicizzato le ‘orecchie arcobaleno di Topolino’ e ha più volte ospitato – in modo non ufficiale – diversi ‘Gay Day’. Inoltre – prosegue il presidente Pro Vita – le ambiguità di alcuni cartoni erano state al centro del dibattito. Tuttavia, con l’annuncio del ‘Magical Pride’ abbiamo superato il livello di allarme. E’ urgente far sentire la nostra voce di protesta”. Brandi invita dunque a “fare due cose semplici: Firma qui la petizione che Pro Vita ha lanciato per protestare contro la decisione della Disney di realizzare ufficialmente il ‘Magical Pride’. Con questa petizione manderai un messaggio di protesta alla Walt Disney Company, chiedendo di ritirare il suo sostegno ufficiale al Gay Pride”. Basta andare sulla pagina della petizione e compilare il modulo da firmare. “Poi manda il link della petizione ai tuoi amici e contatti – spiega il presidente Pro Vita – chiedendogli di fare altrettanto. Possiamo creare un effetto virale e sensibilizzare migliaia di altre persone su questo problema”.

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