«Aggredito in strada da un marocchino pericoloso» che volevo allontanare: il racconto choc di un sindaco
In veste di primo cittadino di Borgosesia, Paolo Tiramani, deputato della Lega e componente della commissione Affari sociali, aveva chiesto l’espulsione per un immigrato marocchino con una serie di inquietanti precedenti penali sulle spalle. Una persona considerata pericolosa per la sicurezza locale, cosa che avrebbe giustificato la richiesta di allontanamento avanzata dal sindaco. Ma qualcosa negli ingranaggi della legge si inceppa: e così, come riferisce in queste ore la Repubblica sul suo sito online, «dopo sei mesi al Cie», lo straniero «ha ricevuto un permesso per motivi religiosi perché si è dichiarato ateo e, in quanto tale, non rimpatriabile in Marocco».
Marocchino espulso aggredisce il sindaco che ne ha chiesto l’allontanamento
Non solo: il tentativo di Tiramani andato a vuoto ha ulteriormente inasprito la situazione al punto tale che, rincontrato casualmente l’immigrato per le strade della cittadina del Vercellese, ha rischiato che tutto esplodesse e degenerasse pesantemente. Il nordafricano, infatti, che come spiega la Repubblica ha precedenti penali alle spalle del calibro di «minacce con coltello alle assistenti sociali, abuso di alcolici, incendio della casa popolare in cui era ospitato» – argomenti di una certa rilevanza che hanno motivato la richiesta di espulsione del primo cittadino di Borgosesia – intercettato casualmente Tiramani lo ha avvicinato e, come riferito dalla stessa vittima dell’aggressione in strada al quotidiano appena citato, è stato «minacciato e aggredito da un delinquente seriale, di nazionalità marocchina, che dinanzi a testimoni mi ha mostrato una lima, urlando che me l’avrebbe infilata nella pancia. Ringrazio vigili e carabinieri, prontamente intervenuti, che lo hanno arrestato. Ma non è possibile continuare così»… specie in considerazione del fatto che, come rilevato sempre dal sindaco del Carroccio, ancora questa mattina il marocchino «è stato di nuovo fermato per furto». Chissà se anche questa volta al pluri-pregiudicato, considerato pericoloso e risultato ancora poco fa “recidivo”, basterà un semplice cavillo burocratico per rimanere in Italia…
FARE COME FANNO GLI ISLAMICI: TAGLIARE DUE DUE DITA DELLE
MANI.