Venezuela, Giorgia Meloni sferza la Lega: «Il governo non sia ostaggio del M5S»
Venezuela, Giorgia Meloni sferza la Lega. «Il vicepremier Matteo Salvini si augura che anche il governo italiano abbandoni il dittatore comunista Maduro. Fratelli d’Italia lo chiede da giorni: il governo non sia ostaggio del terzomondismo M5S e l’Italia riconosca Juan Guaidó Presidente del Venezuela». Il presidente di Fratelli d’Italia lo scrive su Twitter.
Di Battista a Salvini: «Sul Venezuela hai una linea ridicola»
L’intervento di Giorgia Meloni ha messo il dito nella piaga delle divergenze emerse tra Lega e M5S sul caso Venezeala, divergenze amerse al più alto livello, È di questo pomeriggio lo scontro tra Salvini e Di Battista. «Spero che il governo italiano abbandoni ogni prudenza e sostenga il popolo venezuelano che ha il diritto a libere elezioni e alla democrazia e lo dico perché vi sono tanti italiani in Venezuela che stanno soffrendo». Queste la posizione espressa da Salvini incontrando i giornalisti a un gazebo della Lega a Milano. «Maduro – ha spiegato Salvini – sta piegando con la violenza e la fame un popolo». Dura la replica di Di Battista: in un post su Facebook, ha attaccato a testa bassa il leader leghista.«Mi meraviglio di Salvini che fa il sovranista a parole ma poi avalla, come un Macron o un Saviano qualsiasi, una linea ridicola».
Nessuna sorpresa, i dittatori e i boia comunisti hanno molte simpatie in Italia, basta vedere le migliaia di strade e piazze intitolate ai peggiori protagonisti dei massacri comunisti dal 1917.
Xche continuare a nominare Diba,chi è,NESSUNO.
27 Gennaio 2019 — Oggi, giorno della memoria, mi vengono in mente, con rabbia, le leggi razziali (Settembre 1938) che dettero inizio al declino del fascismo positivo (dal 1926 al 1938), perchè poi: credere obbedire combattere; l’alleanza con Hitler; la guerra; la Resistenza; la RSI e, la crudele e logica conclusione di piazzale Loreto. — Perchè continuare a curare l’albero Italia se sappiamo che il male è alle radici… Santo Dio Santo forte Santo immortale, se ritorni, non avere pietà di noi e del mondo intero.