Salvini svela la strana coincidenza: le Ong si avvicinano alla Libia, i barconi ripartono

20 Gen 2019 19:59 - di Lucio Meo

“Gli unici veri razzisti sono a sinistra e pensano che dobbiamo risolvere i problemi del mondo e intanto chiudono
gli ospedali in Abruzzo. E’ strano che quando tornano le Ong davanti alla Libia ripartono i barconi. Guarda caso”, attacca il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, parlando a Lanciano (Chieti) dell’ennesima emergenza in mare, davanti alle coste libiche, dove da qualche giorno sono ripresi gli allarmi su imbarcazioni alla deriva, una delle quali, venerdì, è affondata con decine di migranti a bordo. “Più ne partono e più ne muoiono, l’unico modo per salvare le vite è mettere in galera tutti gli scafisti. Va bene permettere l’arrivo di chi scappa davvero dalla guerra, ma gli scafisti devono avere la certezza che i porti italiani rimangono e rimarranno chiusi. E’ l’unico modo per salvare vite umane. Guarda caso l’anno scorso, quando c’era al governo il Pd ne sono arrivati di più. Da quando sono al governo ne sono arrivati di meno e ne sono morti di meno, l’obiettivo  è arrivare a quota zero”, prosegue Salvini, che difende la polizia anche nella vicenda dell’immigrato tunisino morto a Empoli durante un fermo: “Guai a chi mette in discussione il buon senso e la buona volontà delle nostre forze dell’ordine. Se qualcuno ha sbagliato pagherà, però processare a priori qualcuno che fa semplicemente il suo mestiere è una cosa che succede solo in Italia”.  “Mi rompono le scatole perché indosso la divisa della Polizia. Lo faccio e lo farò con onore per rendere omaggio a uomini e donne che rischiano la vita per la sicurezza degli italiani”, ha aggiunto.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Lauc 20 Gennaio 2019

    Se ritieni che i morti sono causati dagli scafisti metti a disposizione le navi italiane. Ora come ora se non muoiono in mare tanto muoiono a casa loro.