Salvini minacciato dai No Tav: a Chiomonte è pronta una sorpresa…

31 Gen 2019 18:47 - di Redazione

Venerdì mattina è in programma a Chiomonte al cantiere Tav la visita del ministro degli Interni Matteo Salvini. «Sarò al fianco delle forze dell’ordine, a ribadire che i numeri in mio possesso mi dicono che l’opera va completata, sono maggiori i costi nel sospenderla che a ultimarla» aveva dichiarato alcuni giorni fa il leader della Lega. La risposta dei No Tav, con toni minacciosi, non si è fatta attendere: “Non vi dirò mai quello che stiamo preparando” ma per l’arrivo del ministro Salvini a Chiomonte “è pronta una sorpresa, che non credo sarà tale per lui”. Lo dice Alberto Perino, storico leader No Tav della Valsusa, aggiungendo che Salvini “è uno dei tanti che ha fatto selfie in questo pseudo cantiere per farsi pubblicità”. Salvini è “uno che fa pena” sempre in divisa. “Un ministro dovrebbe essere più serio, che quasi uno pensa che non abbia altri vestiti”, dice ancora Perino.

Ospite di Porta a Porta, in serata, Salvini ha risposto sulla sua visita a Chiomonte e sui No Tav: “Basta che rispondano alle idee con le idee, vado lì a portare la mia solidarietà alle forze dell’ordine, ci sono stati 377 feriti tra le forze dell’ordine”. E ancora sul completamento della Tav: “Sono e rimango convinto che sia più utile farla che non farla. Nel contratto di governo – aggiunge – c’è l’aggiornamento di quell’opera, ma resto convinto che l’Italia non possa essere tagliata fuori dall’Europa”.

Salvini e il caso Diciotti

Salvini ha poi parlato dell’argomento che sta incendiando il dibattito politico, cioè il caso Diciotti, tornando a definirsi assolutamente tranquillo sulla vicenda: “Io ero tranquillo, dicevo ‘male non fare, paura non avere’. Ma tutti gli amici mi hanno detto che il processo sarebbe stata un’invasione di campo senza precedenti”. Ha quindi spiegato ancora che il “il Senato dovrà dire se l’ho fatto per interesse pubblico o mio capriccio personale“. Non si tratta cioè di un voto per garantire l’immunità di Salvini, come ha sottolineato parlando con i cronisti anche il premier Giuseppe Conte: “In merito alla decisione della Giunta del Senato sulla domanda di autorizzazione a procedere avanzata nei confronti del ministro Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti, si sta consumando un caso di disinformazione. Parlare di immunità è un grande strafalcione giuridico, definire questo voto un Salva-Salvini è un falso che rischia di fuorviare il dibattito pubblico. Bisogna avere chiaro il quesito giuridico a cui saranno chiamati a rispondere i senatori: se abbia agito per il perseguimento di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o di un interesse pubblico inerente alla funzione di governo o se il ministro abbia agito al di fuori del suo ruolo ministeriale per i suoi propri interessi personali”.

Il vicepremier e ministro degli Interni ha infine spiegato che entro l’anno sarà chiuso anche il Cara di Mineo, dopo quello di Castelnuovo di Porto. A febbraio saranno trasferiti in tre date diverse,  7, 17, 27, circa 150 migranti. Inoltre “stiamo preparando un testo entro il  9 marzo, che è il mio compleanno” per velocizzare i cantieri, “per dimezzare i tempi per i lavori”.

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