Roma città aperta agli stupri: in un anno sono aumentati del 24%
La notizia è passata sotto silenzio. Eppure fa paura e non è certo una fake news, dato che a fornire i dati è un’autorità al di sopra delle parti. C’è stato uno spaventoso aumento di reati sessuali e di stupri nella Capitale nell’ultimo anno. I dati resi noti dal procuratore generale della Corte d’appello di Roma, Giovanni Salvi, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, restituiscono un quadro a tinte fosche per le cosiddette “fasce deboli”. C’è uno scatto in avanti del 24 per cento per i reati di natura sessuale. Nell’anno appena trascorso i procedimenti per queste ipotesi di reato sono stati 789, mentre nel 2017 erano stati 633. Pure le ipotesi di violenza di gruppo hanno fatto registrare un incremento: salite da 11 a 19. E i fatti di cronaca sono lì a confermarlo, come il caso eclatante di Desiree Mariottini. Importanti anche i dati sulla pedopornografia: 200 nel 2018. L’adescamento su internet è il pericolo più presente. L’aumento è di oltre il 18%. Quest’anno 117 procedimenti rispetto ai 99 del 2017. Aumentano anche i procedimenti per lesioni volontarie e il luogo dove più avvengono è la famiglia. Si passa dai 1520 procedimenti del 2017 ai 1596 di quest’anno. Aumento: 5%. A diminuire invece i casi di atti persecutori, comunemente chiamato stalking. Quest’anno 1061 casi a fronte dei 1360 del 2017.
La denuncia di Salvini: 4 stupri su 10 commessi da stranieri
C’è un nesso tra l’aumento di questo tipo di reati e l’enorme presenza di immigrati sul suolo italiano, in particolare a Roma. Una risposta, in tal senso, l’aveva data nel febbraio di un anno fa Matteo Salvini, intervenendo al Parlamento europeo. “In un anno i reati compiuti da cittadini stranieri sono stati 250 mila: il 55% dei furti, il 51% dello sfruttamento della prostituzione, il 45% delle estorsioni, il 40% degli stupri, 1.500 stupri in un anno». E proprio su questi dati l’agenzia di stampa Agi, molto vicina al Pd, aveva effettuato un “fact cheking” per verificare se le dichiarazioni di Salvini fossero state veritiere. Ecco quanto scrive l’Agi: «Sostanzialmente corretto il dato sulle violenze sessuali: la percentuale di stranieri denunciati/arrestati per questo reato è del 37,5% sul totale. Il totale in valore assoluto è di 3.942, e dunque gli stranieri sono 1.478 (circa i 1.500 di cui parla Salvini)». Insomma, un anno fa, con reati ridotti, l’incidenza dei reati sessuali commessi da stranieri era molto alta a livello nazionale (40% commesso da stranieri). I dati che arrivano dalla Cassazione sono ancora più allarmanti. Eppure la notizia è passata sotto silenzio.