Pd, è già rissa sui primi dati: Zingaretti in testa, gli altri insorgono
Nel Pd basta la diffusione di dati parziali dei congressi tra gli iscritti a far scatenare le polemiche. Dalle mozioni dei candidati stanno uscendo i risultati dei primi scrutini nei circoli dove si è votato in questo week end. Da Milano
città fino a piccoli e piccolissimi comuni. Compreso quello di Rignano dove abita Matteo Renzi e dove, nonostante l’area che fa riferimento all’ex-premier stia con Maurizio Martina, ha stravinto proprio il ‘turborenziano’ Roberto Giachetti. Insomma, secondo i dati fatti girare dai comitati, Nicola Zingaretti sarebbe ampiamente in testa, a un passo dal 50%. Seguito a distanza da Maurizio Martina. E il terzo in classifica (dato non irrilevante perchè alle primarie del 3 marzo si accede soltanto in tre) sarebbe Giachetti. Il diretto interessato spiega che commenterà solo i dati ufficiali. Mentre Francesco Boccia, che viene dato a percentuali bassissime, non ci sta e denuncia il tentativo “di condizionare il congresso con la diffusione di dati parziali e incompleti”.
Ma anche dalla mozione Martina, la portavoce Simona Malpezzi è critica. I renziani che dopo il forfait di Marco Minniti, si sono spostati su Martina restano convinti che le percentuali dei congressi tra gli iscritti avranno un segno diverso. “Possiamo essere primi”, dicono dirigenti dell’area Renzi che in questi anni hanno guidato il
Pd.
Intanto, nell’attesa dei risultati ufficiali dei primi congressi di circolo da parte della commissione congresso Pd, il sito Youtrend ha rielaborato i dati ufficiosi arrivati fin qui. Dopo weekend di convenzioni (5000 voti) Zingaretti sarebbe in testa al momento con il 48,8%, segue Martina con il 36,1 e quindi Giachetti con il 12,8. Infine Maria Saladino guadagna lo 0,9%, Dario Corallo e Francesco Boccia lo 0,7%.
“Vabbè -dice Boccia all’Adnkronos– se fossimo partiti dalla Puglia, io sarei già segretario… Ma di che stiamo parlando? Sono dati parziali e incompleti. Diffusi ad arte per condizionare il congresso. Ancora si deve votare in tutto il Sud e dove si è votato, gli scrutini sono appena partiti. E’ una cosa di una gravità inaudita”, sottolinea. “Qui già rischiamo di fare un congresso tra apparati, se poi si reiterano le peggiori pratiche del passato, non si va da nessuna parte. E poi -sottolinea- non stiamo parlando di un voto aperto e libero ma di un voto limitato e ristretto”, ovvero quello della fase del congresso aperta solo agli iscritti dem, “quindi la diffusione dei risultati sia fatta dal partito”. Verrà fatta “domani”, assicura il presidente della commissione Congresso, Gianni Del Moro.
Boccia contesta ma anche dalle parti di Martina, la portavoce della mozione, Simona Malpezzi, è critica: “È curioso che girino dati parziali sul #congressoPd veicolati da siti magari di consulenti di uno dei candidati (no, non siamo noi). È un vecchio modo di fare e anche un po’ triste. Noi, con il sorriso, attenderemo i dati ufficiali. Senza ansie. Buon congresso a tutti!”. I dati ufficiali dovrebbero essere diffusi domani.