Migranti, i sindaci “non di sinistra” zittiscono Orlando: «Noi siamo per la sicurezza». L’Anci si spacca
Perfino il sindaco di Macerata, non certo un amico di Salvini, invita i colleghi a fermare l’ammutinamento sul decreto sicurezza: «Quel decreto convertito in legge grida vendetta al cospetto di Dio ed è pessimo sotto ogni punto di vista», dichuara Romano Carancini. Sulla forma di protesta di alcuni sindaci, come quelli di Palermo e Napoli, Carancini però non è d’accordo: «Io penso che occorre comunque rispettare la legge e il principio di legalità».
Ma più in generale c’è una maggioranza, non più silenziosa, di sindaci “non di sinistra”, che si è ribellata al tentativo di creare un fronte trasversale di primi cittadini per boicottare il decreto sicurezza, un fronte lanciato da Leoluca Orlando che ha trovato subito la sponda di Luigi De Magistris, sull’asse Napoli-Palermo. «Chiediamo che Anci non dia la sensazione di aderire tout court alle tesi del partito dell’accoglienza e che si faccia carico anche della sensibilità di tantissimi sindaci di città piccole, medie e grandi che guardano al decreto sicurezza come a un necessario, e da tempo auspicato, strumento normativo che ha
favorito un cambio di paradigma rispetto alla questione dell’accoglienza», affermano i sindaci a favore del decreto sicurezza in una lettera al presidente di Anci Antonio Decaro chiedendogli di farsi garante affinché l’associazione “non venga usata strumentalmente per sostenere le posizioni politiche di una parte del
Paese”. «L’Associazione – si legge nella nota – che dalla sua costituzione ha inteso perseguire gli interessi generali fissati dall’assemblea dei soci e dagli altri organismi associativi e non interessi politici di parte. La forza e la credibilità dell’Anci, negli anni, sono dipese proprio dalla capacita di formulare indirizzi che risultassero rappresentativi di tutti comuni associati”. «Nella tua dichiarazione – scrivono i sindaci al presidente dell’Anci – fai riferimento alla posizione assunta all’unanimità dalla commissione immigrazione dell’Anci ma non può sfuggirti che, vista la delicatezza della materia, la posizione ufficiale dell’Anci deve necessariamente scaturire da un confronto che coinvolga i massimi organismi dell’associazione a partire dal direttivo e dal consiglio nazionale». «Per quanto ci riguarda i sottoscritti sindaci sono convinti che il decreto Sicurezza contenga norme principi giusti e condivisibili – continuano – La gestione dell’immigrazione in questi ultimi anni ha aumentato il senso di insicurezza e il disagio sociale dei cittadini. La cancellazione dei flussi programmati e l’equiparazione tout court tra rifugiati e migranti economici ha prodotto conseguenze che era doveroso contrastare agendo alla radice di quella equiparazione».
Il ministro dell’Interno, Salvini, intanto, replica a muso duro al fronte di boicottatori della sua legge anti-migranti: «Adesso c’è qualche fenomeno di sinistra che fa politica per prendersela con Salvini e la Lega tramite il decreto sicurezza…Cosa contestano? Non capisco, sono sindaci che non riescono a fare il loro lavoro e provano a buttarla in caciara, provano a buttare la palla in tribuna… Mi dispiace per il loro concittadini…».
Via quei quattro elementi filo-musulmani e concordi sulla immigrazione continua di migliaia di clandestini.
Del resto basta vedere le condizioni delle città da loro amministrate per rendersi conto delle loro capacità di amministrare un bene pubblico e salvaguardare il benessere,la libertà e la democrazia degli abitanti regolari e futtuosi.
A parte il fatto che sono obbligati ad applicare la legge, se non lo faranno non mi sembra che facciano del male all’Italia bensì solamente alle loro stesse città. Io li lascerei fare e poi saranno gli stessi abitanti di quelle città a buttarli giù dai piedistalli.
questi sindaci di sx non hanno la più minima vergogna e difendono questi cannibali venuti dall’Africa mangiandosi PAMELA e DESIREE’ – x queste due bambine non hanno mosso neanche una ciglia loro pensano solo agli africani perché sono merce di scambio
x le loro cooperative. PRIMA GLI ITALIANI VERACI poi i METTICI italiani CATTOCOMUNISTI poi gli stranieri in regola e poi – FUORI DAL NOSTRO PAESE TUTTI I CLANDESTINI.