L’Islam che colonizza l’Europa, i gilet gialli, il flop di Macron: il libro “profetico” di Houellebecq è già un caso
Oltre 320.000 copie di “Serotonina” (Flammarion), il nuovo romanzo dello scrittore Michel Houellebecq, troneggeranno da domani, venerdì 4 gennaio, nelle librerie francesi. E’ il libro più atteso dell’anno in Francia, con traduzioni già previste in una ventina di lingue (il 9 gennaio uscirà in Spagna e il 10 gennaio in Germania e Italia da La Nave di Teseo). E come si conviene ormai a ogni opera del sulfureo e controverso autore di “Le particelle elementari” e “Sottomissione”, si prevedono polemiche, innanzitutto per la gioia delle case editrici. Secondo una battuta riportata dalla rivista “Le Temps“, l’agente dello scrittore, François Samuelson, lo avrebbe messo in guardia prima della pubblicazione: «Avrai le femministe addosso!». Houellebecq, esperto nell’arte di provocazione, ha replicato: «Sono meno pericolose degli islamisti!». Secondo le anticipazioni della stampa d’Oltralpe, nelle 350 pagine del cupo “Serotonina” ci sarebbe la prefigurazione della rivolta dei gilet gialli, la rabbia del ceto medio francese. Secondo la scheda editoriale di Flammarion c’è una critica della società attuale nello splendore di uno sguardo nichilista sullo sfondo di una Francia in crisi, come lo è l’Unione europea, ed anche di un uomo ormai maturo e insoddisfatto della sua vita morale e sessuale.
Protagonista è Florent-Claude Labrouste, un 46 anni ingegnere, che versa in uno stato di depressione: si cura a base di Captorix, un antidepressivo che rilascia serotonina, nella speranza che il neurotrasmettitore fondamentale per il nostro benessere psicofisico, noto anche come “ormone del buonumore e della felicità”, produca i suoi effetti benefici. E invece su di lui continua ad avere tre effetti avversi: nausea, perdita di libido e impotenza.
Per cercare di alleviare il suo stato di crisi Labrouste torna alle sue radici in una Francia rurale profondamente colpita dalla globalizzazione e vittima delle politiche agrarie dell’Unione europea. Attraversa la Normandia, Labrouste si imbatte negli agricoltori che sono sul piede di guerra: scendono in piazza e bloccano le autostrade. Nelle pagine di Houellebecq la Francia sta affondando, l’Unione europea sta affondando, ed anche la vita senza una direzione precisa di Florent-Claude sta affondando. “L’amore è un’entelechia”: Houllebecq usa il termine aristotelico per designare la realtà che ha raggiunto il pieno grado dello sviluppo. Per lui anche il sesso è una catastrofe. La cultura non è più un’ancora di salvezza, nemmeno ricorrendo a grandi autori classici come Marcel Proust o Thomas Mann. “Serotonina” esce a quattro anni di distanza da “Sottomissione” (tradotto in italiano da Bompiani), pubblicato tra le polemiche in Francia lo stesso giorno dell’attentato terroristico contro il settimanale satirico “Charlie Hebdo” il 7 gennaio 2015. I romanzi dello scrittore francese sono sempre destinati a far discutere: nell’ultimo immaginava la presa del potere nella Francia del 2022 del partito musulmano dopo il trionfo alle elezioni presidenziali.