La Russa e Torregiani ricevuti dalla presidente del Senato: «Ora pensiamo agli altri terroristi»
L’incontro «non era programmato», ma la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati non ha esitato a ricevere Alberto Torregiani, accompagnato dal vicepresidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa. Un segno, ha rilevato l’esponente di FdI, della «sensibilità» della seconda carica dello Stato. «Ringrazio la presidente che è riuscita a ricavare mezz’ora nella sua agenda», ha detto La Russa, che, bussando metaforicamente alla porta di Casellati, ha reso possibile il colloquio.
«Assicurare alla giustizia italiana tutti i condannati»
Torregiani, costretto su una sedia a rotelle dopo l’assalto alla gioielleria del padre il 16 febbraio 1979 per il quale fu condannato anche Cesare Battisti, ha esposto le problematiche relative all’abbattimento delle barriere architettoniche, questione di cui si occupa regolarmente. «La presidente Casellati ha regalato a Torregiani la “campanella” e ha assicurato che si adopererà perché i provvedimenti in materia seguano il loro iter», ha riferito ancora La Russa, aggiungendo che «nello stesso tempo ha espresso l’auspicio che tutti i condannati che si trovano all’estero possano essere presto assicurati alla giustizia italiana».
La Russa: «La prima manifestazione per riavere Battisti fu di An»
Nell’occasione, La Russa ha ricordato anche che «la prima manifestazione per avere Cesare Battisti in Italia fu organizzata dai giovani, allora, di An con una giovanissima Giorgia Meloni a protestare davanti al municipio di Parigi… Quindi – ha concluso il vicepresidente del Senato – diciamo che mi fa piacere, ora che si va all’aeroporto per il rientro del latitante catturato, che anche Salvini e altri si siano ricordati di lui…».