La maledizione dei sindaci M5s: anche a Torino è emergenza bus in fiamme (video)

9 Gen 2019 14:27 - di Guido Liberati

Quattro bus in fiamme in meno di un mese. Sembra la descrizione della cattiva gestione dei trasporti pubblici a Roma di Virginia Raggi, ma è la cronaca di queste ore di quanto accade a Torino. Ad accomunare le due città, neanche a dirlo, il fatto che entrambe siano gestite da due esponenti del M5s. Non può essere una coincidenza, ma più che altro la manifesta incapacità di gestire anche l’ordinaria amministrazione. Chiara Appendino, terminata la luna di miele con i torinesi, sta palesando tutti i suoi limiti. E anche la pessima gestione del trasporto pubblico del capoluogo piemontese ne è la riprova. Mentre a Roma si sono registrati venti casi solo nel 2018 e uno a gennaio, Torino sta rapidamente “recuperando” strada in questo poco invidiabile primato.

A Torino quattro bus a fuoco in 30 giorni

Stamattina i media locali hanno dato risalto all’incidente che, solo per l’accortezza dell’autista non ha avuto conseguenze gravi. È accaduto su un bus della Linea 71 nell’ora di punta nei pressi di corso Tassoni. L’autista, che è riuscito a far scendere  i passeggeri, è rimasto intossicato ed è stato soccorso dal 118. L’autista non aveva a bordo neanche l’estintore d’ordinanza. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Ironia della sorte, l’incendio si è verificato a pochi passi dall’abitazione della Appendino. È il secondo mezzo di Gtt che va in fiamme dall’inizio dell’anno, il quarto nel giro di trenta giorni. L’ultimo incendio risale alla notte tra sabato e domenica e ha visto coinvolto un bus della linea 36 in corso Francia, davanti al Villaggio Leumann.

Ugl contro la Appendino: “Manutenzioni dei bus al collasso”

Contro l’inadeguatezza dell’amministrazione Appendino mercoledì 16 gennaio ci sarà uno sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico. Le motivazioni sono ben argomentate dalla segreteria Ugl Torino: «Per l’indisponibilità dell’azienda nell’affrontare importanti problematiche». Tra queste: approfondimenti sull’applicazione del piano industriale, diritto di pasto ai posti cambio per gli autisti, tecnici e il resto del personale (richiesta inoltrata il 28.06.2018), aggressioni e problematiche sicurezza per l’utenza, il personale AAC, Autisti e presso centri servizi  (richiesta inoltrata il 12.07.2018), problematiche relative a validità e rinnovo CQC (richiesta inoltrata il 09.08.2018). A questi si aggiunge la mancata rimodulazione dei contratti dei giovani autisti, «contratti che presentano evidente discriminazione e differente trattamento economico», «la mancata assunzione di 40 tecnici e la manutenzione al collasso». Manutenzione al collasso, come è confermato appunto dalla serie di bus che vanno a fuoco. Un triste primato nella storia del trasporto pubblico torinese.

 

Commenti

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  • Andrea 9 Gennaio 2019

    i motori vanno lavati periodicamente dai residui di olio che si formano e se ci sono perdite vanno riparate. Se non lo fanno l’olio si accumula e poi prende fuoco e il resto viene di conseguenza. Manutenzione inesistente !! …. Si vede che i gestori preferiscono buttare via autobus che spendere pochi euro per lavare il motore o eliminare le eventuali perdite.
    e la Raggi non centra nulla in questo ….