La beffa, Bot di 100 lire vale 25mila euro. Ma da Bankitalia niente rimborso
Francesca Ottolini, 102 anni, originaria di Verona e residente a Salerno, qualche mese fa, e precisamente nel settembre nello scorso anno, nella sua casa di Verona, mentre era in compagnia di un nipote, ha ritrovato in una vecchia specchiera, assieme a tante foto e ricordi di famiglia, un Bot risalente al 1937 del valore nominale di 100 lire.
Bot e prescrizione
«La prescrizione del diritto al rimborso del Titolo – spiega all’Adnkronos l’avvocato Ilaria Napolitano, che assiste la signora Ottolini – non decorre immediatamente dalla scadenza naturale del Bot in questione, ma dal suo ritrovamento. Vale a dire che la signora avendolo ritrovato nel settembre 2018, da quella data, ha dieci anni di tempo (prescrizione ordinaria) per chiedere il rimborso a Bankitalia». In Italia si stima vi siano circa 10 milioni di Titoli di Credito “antichi” (tra buoni postali, libretti bancari, Bot, ecc. non riscossi ed ancora riscuotibili) e, purtroppo, c’è molta disinformazione anche da parte degli Enti preposti al pagamento. Infatti, secondo la giurisprudenza è possibile ottenere il rimborso di titoli “antichi” quali libretti di risparmio, buoni e titoli di stato in genere, anche quelli emessi sotto la vigenza del Regno d’Italia.