In Rai torna Luttazzi, il comico che serviva cacca in tv e fece togliere le mutandine alla Falchi (video)

3 Gen 2019 14:07 - di Marta Lima

«Se Salini è Don Chisciotte io sono il suo Sancio Panza». Inizia così la conferenza stampa di Carlo Freccero sulla sua nuova Rai2. Il direttore di simpatie e vicinanza politica grillina, sottolinea più volte che la sua seconda rete sarà “complementare a Rai1 nell’era delle over the top”. E dovrà fare i conti con due fattori: il “tempo limitato” del suo mandato e la ristrettezza di budget “molto ridotto rispetto alla Rai2 di qualche anno fa”. Per Freccero la cosa da fare “subito” è “colmare la lacuna” data dalla carenza di approfondimenti. E su questo è al lavoro con il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano. “Vorrei conduttori reperiti dalle risorse interne del Tg2”, ha detto Freccero. Tra le novità il fatto che ‘Night Tabloid’ (“un titolo demenziale”, lo definisce il direttore) diventerà ‘Povera Patria’ e si occuperà prevalentemente del rapporto tra economia e politica. Resterà ‘Realiti Sciò’ di Enrico Lucci, che immortala l’Italia dei selfie. “C’è un altro programma che vorrei fare dal titolo provvisorio ‘L’ottavo Blog’ ma ci sto ancora lavorando”. ‘Nemo’ si sdoppierà e l’autore Alessandro Sortino diventerà conduttore. Mentre Eva Crosetta è il nuovo volto che curerà la rubrica religiosa di Rai2 ‘Sulla via di Damasco’. “Vogliamo dare una nuova immagine anche ai programmi religiosi che non vanno vissuti come imposizioni ma come occasioni per fare nuova televisione”, ha detto Freccero.

E poi “chiaramente io voglio riportare Luttazzi in tv” è uno degli annunci fatti dal direttore durante la conferenza stampa. Daniele Luttazzi, per chi non avesse memoria lunga, è un comico che nell’era berlusconiana si era prodotto in una satira a senso unico, con picchi di volgarità (tipo far sfilare le mutandine ad Anna Falchi in diretta, ma anche mangiare un dolce a forma di cacca , in risposta a una polemica di un consigliere del Cda), fino al cosiddetto “editto bulgaro” come venne definito a sinistra: poi arrivarono le  accuse di plagio di battute copiate da comici americano, le ammissioni dello stesso Luttazzi, il processo per evasione fiscale con successiva assoluzione, l’oblìo artistico di Luttazzi che ora Freccero intende rompere. “Che servizio pubblico sarebbe sennò? E’ finita l’epoca di Berlusconi ed è finita l’epoca di Renzi”, ha aggiunto Freccero. La trasmissione ‘Satyricon’, più volte finita nel mirino e temporaneamente sospesa per la famosa scenetta sulla coprofagia, generò anche una querela per diffamazione da parte di Berlusconi. Per una puntata in cui intervenne Marco Travaglio, Berlusconi querelò sia il giornalista che Luttazzi chiedendo dieci milioni di euro di risarcimento. Nel 2015 i due vennero poi assolti.

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