Crolla una diga in Brasile, 300 dispersi: poche speranze di trovare superstiti. Ecco le immagini (Video)
Un video immortala i tragici momenti del crollo della diga in un sito minerario nello stato di Minas Gerais, in Brasile: e anche solo dai primi frame si intuisce come e perché potrebbe essere drammatico il bilancio delle vittime. Poco dopo il diffondersi della notizia, poi, arriva dalle autorità la conferma della terrificante gravità della situazione: il governatore dello Stato, Romeu Zema, ha infatti confermato che ci sono «poche speranze di ritrovare vive le circa 300 persone dichiarate disperse».
Brasile, crolla una diga: 9 morti, 300 dispersi
E le immagini che si rincorrono in rete su quanto accaduto ieri lasciano pochi margini al dubbio: all’ora di pranzo, quando un’enorme ondata di fango ha investito la mensa della miniera, le centinaia di persone che stavano mangiando, le fattorie ed il villaggio circostante dove risiedono le famiglie dei lavoratori, sono state travolte da una montagna fangosa che difficilmente può aver lasciato scampo a qualcuno. Finora le vittime confermate sono nove. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato il collasso della diga che è di proprietà della principale società mineraria brasiliana. Quel che è certo, è che da ieri un centinaio di vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente, nella speranza di trovare delle persone ancora vive tra i detriti ed il fango, ed oggi sono attesi ancora un altro centinaio di soccorritori.
Il presidente Bolsonaro sul luogo della tragedia
Il presidente Jair Bolsonaro ha annunciato che oggi si recherà sul luogo della tragedia, accompagnato dal ministro dell’Ambiente e delle Miniere: «La nostra principale preoccupazione al momento è di assistere le potenziali vittime di questa grave tragedia», ha scritto su Twitter. Intanto, il giornale Folha de S.Paulo denuncia che il rischio di crollo era stato menzionato in una «tesa riunione», avvenuta il mese scorso, per l’autorizzazione della diga. La società mineraria Vale parla di «tragedia umana» ed afferma che una compagnia tedesca, alla quale era stato dato il compito di controllare la sicurezza della diga, nell’ultimo rapporto dello scorso settembre l’aveva dichiarata stabile. La società ha affermato che sta controllando tutte le altre sue dighe.
L’ultimo tragico precedente nel 2015 costò la vita a 19 persone
Greenpeace in queste ore ha dichiarato invece che il crollo è «una triste conseguenza dal fatto che il governo brasiliano e le società minerarie non hanno imparato dagli errori»: come quello del 2015 quando, sempre nello Stato di Minas Gerais, è crollata una diga, sempre di proprietà di Vale, insieme a Bhp Billton, a Mariana, provocando la morte di 19 persone e quello che viene considerato il peggiore disastro ambientale del Brasile.