Buche a Roma, primo risarcimento. Il Campidoglio: «Si sa che ci sono, fate attenzione»

12 Gen 2019 14:15 - di Monica Pucci

È arrivato il primo risarcimento per danni da buche nella Capitale. Lo rende noto il Codacons, che ha rappresentato in via stragiudiziale un automobilista che ha ottenuto ora 760 euro di indennizzo per aver forato una gomma a causa di una buca presente sull’asfalto. «La vicenda risale allo scorso 5 marzo quando l’automobilista, all’altezza del Km 9 della Strada Provinciale Sp 101-a (Via della Solfatara-Santa Palomba) – racconta il Codacons – incappa con la sua autovettura in una profonda buca presente sull’asfalto, subendo la foratura della gomma anteriore sinistra e danneggiando il cerchio in alluminio anteriore sinistro della propria automobile. Alcun tipo di segnale stradale avvertiva circa la presenza della profonda frattura nell’asfalto; inoltre le avverse condizioni meteo nonché la scarsa visibilità stradale e la totale mancanza di segnaletica per la suddetta buca, rendevano di fatto impossibile evitare la buca.
«D. C. – spiega ancora il Codacons – queste le iniziali dell’utente, impossibilitato a proseguire la marcia si vedeva costretto a richiedere l’intervento di un carro attrezzi e, al contempo, al trasporto del veicolo presso un’autofficina. A seguito dell’episodio l’automobilista si rivolge al Codacons che presenta una richiesta di indennizzo al Comune e alle Assicurazioni di Roma, richiesta che è stata oggi accolta portando ad un risarcimento in favore dell’utente: la compagnia assicurativa ha infatti riconosciuto a D.C. un indennizzo pari a complessivi 760 euro, di cui 641 euro per i danni subiti e 119 euro per spese legali».

Quello che più colpisce, però, è un passaggio della memoria difensiva del Comune, in cui si chiede, in modo più o meno esplicito, agli automobilisti di fare attenzione alle buche, di cui sono tutti a conoscenza. Un po’ come quando il Campidoglio, per evitare la richiesta di risarcimento danni, impose un limite di 10km all’ora su viale della Moschea come deterrente anti-sprofondamento delle auto nelle buche della zona.

Ecco il passaggio quantomeno curioso. «La presenza su strade pubbliche di sconnessioni, avvallamenti e altre irregolarità non costituisce un evento straordinario ed eccezionale» e, dunque, «deve essere tenuta ben presente dagli utenti della strada» che hanno «l’obbligo di comportarsi diligentemente per evitare pericoli a sé o ad altri», si legge, secondo il Codacons, nella memoria difensiva del Comune di Roma presentata contro la class action che l’associazione che tutela i consumatori sta portando avanti davanti al Tribunale civile di Roma per far ottenere ai romani il risarcimento del danno da dissesto stradale. La class action, spiega il Codacons, ha portato il Comune di Roma “a depositare una memoria difensiva il cui contenuto ha dell’incredibile: nel documento il Campidoglio si arrende alle buche e afferma che, essendo il dissesto delle strade un fatto oramai noto e una caratteristica comune a tutto l’asfalto capitolino, il compito di evitarle spetta agli automobilisti che devono adottare comportamenti diligenti per non subire danni”.

«La presenza su strade pubbliche di sconnessioni avvallamenti e altre irregolarità non costituisce un evento straordinario ed eccezionale – si legge nella memoria difensiva firmata dall’avvocato Andrea Camarda, secondo quanto fa sapere il Codacons – ma rappresenta, al contrario, una comune esperienza rientrante nell’Id quod plerumque accidit e, dunque, deve essere tenuta ben presente dagli utenti della strada, i quali hanno l’obbligo di comportarsi diligentemente per evitare pericoli a sé o ad altri».

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