Agguato Magliana, Gioacchini fu arrestato per l’estorsione con l’ex di Daniele De Rossi

10 Gen 2019 13:56 - di Paolo Lami
Asilo agguato Andrea Gioacchini

Ha una serie di precedenti penali e, alcuni anni fa, rimase coinvolto nella vicenda dell’aggressione, sequestro ed estorsione il 17 luglio 2013 a una imprenditore, patteggiando una condanna a 8 mesi, fatto per il quale venne condannata anche l’ex-moglie del calciatore Daniele De Rossi, Tamara Pisnoli, il pregiudicato di 34 anni, Andrea Gioacchini sottoposto a sorveglianza speciale e ferito gravemente stamattina alla Magliana, di fronte all’asilo nido Mais e Girasole in via Castiglion Fibocchi, dove aveva appena lasciato la figlia.

Gioacchini, che ha precedenti penali per armi, spaccio di droga, usura, estorsione, lesioni personali, è in fin di vita in rianimazione all’ospedale San Camillo dove è stato trasportato in codice rosso e dove è stato già stato sottoposto a intervento chirurgico per bloccare l’emorragia.

La dinamica dell’agguato è piuttosto chiara. Gioacchini era appena risalito sulla sua auto, una Toyota Yaris verde, parcheggiata di fronte alla scuola, insieme alla compagna, una ragazza ucraina, dopo aver accompagnato i figli all’asilo quando un killer a volto coperto con una felpa nera e un cappello rosso e a bordo di uno scooter lo ha affiancato esplodendo cinque colpi – prima tre in sequenza e, poi, altri due – di pistola: uno lo ha raggiunto alla testa. Ferita di striscio all’inguine dai colpi di pistola anche la compagna di Gioacchini che è stata già dimessa dal nosocomio romano.

Mentre non sembrano esserci dubbi sulla matrice dell’agguato, si torna a rileggere le vicende giudiziarie di Gioacchini e, in particolare, quel sequestro e quel feroce pestaggio dell’imprenditore torturato in un appartamento del Torrino a Roma. «Uno di loro mi tagliò con un coltello il cuoio capelluto – raccontò all’epoca l’imprenditore – Pretendevano altri 86mila euro per un prestito che, sei mesi prima, avevo chiesto di 100mila euro. Ne avevo già restituiti 343mila, ma ne volevano ancora e subito. Mi hanno minacciato di morte: ‘Se non paghi in cinque giorni ti spariamo alla testa».

Per quella vicenda furono arrestati Andrea Gioacchini, il fratello, Sergio Gioacchini, Francesco Camilletti, Manuel Severa, Simone Di Matteo, e Fabio Pacassoni mentre ai domiciliari finirono Tamara Pisnoli, l’ex-moglie del calciatore della Roma, Daniele De Rossi, e l’ex-fidanzato Francesco. Fabio Gioacchini fu solo indagato anche se la Procura ne aveva chiesto l’arresto.

Oggi la sparatoria di fronte all’asilo nido Mais e Girasole alla Magliana.
«Ho portato il mio bambino a scuola questa mattina verso le 8.15 e poi sono andata via – racconta, ancora sotto choc, una mamma di un bimbo che frequenta l’asilo – Quando ho saputo della notizia mi sono molto spaventata. L’asilo non ci ha chiamato ma l’ho saputo dalla chat delle mamme della classe, dove ho avuto rassicurazioni sul fatto che i bambini non si erano accorti di nulla ed erano regolarmente in classe».

Racconta un papà: «Ho incontrato pochi minuti prima dell’agguato il papà rimasto ferito e la sua compagna mentre accompagnavano i due figli al nido. Poi sono andato via e solo ora abbiamo saputo cosa è successo. Da quello che ci hanno raccontato i bambini fortunatamente non si sono accorti di nulla e sono rimasti nella struttura – ha aggiunto – Conoscevo la vittima di vista, frequentando i nostri figli lo stesso nido, ci siamo visti più di una volta. Mai avrei potuto immaginare una cosa del genere».

«La mia sveglia è suonata alle 8.45 e poco dopo ho sentito gli spari – ricorda Serena, una ragazza che vive in un palazzo proprio di fronte all’asilo Mais e Girasole – Prima tre colpi e poi altri due. A seguire urla e richieste di aiuto, erano voci femminili. Mi sono affacciata e poco dopo sono arrivate le volanti».

«Ho sentito gli spari ma pensavo fossero ancora i botti di Capodanno, pensavo che fosse qualche ragazzino che si divertiva con i petardi – aggiunge un’altra donna che vive, anch’essa, in un palazzo davanti all’asilo Mais e Girasole – Ho sentito prima un colpo e poi altri due ravvicinati. Qui nella zona non è la prima volta che capita, un ragazzo qualche tempo fa è stato ucciso poco distante da qui».

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