“W Tito”, sfregio ai martiri delle foibe sul cartello della via dedicata alle vittime
“W Tito”. Due parole oltraggiose per la memoria dei martiri delle Foibe. Non c’è stata rilevanza nei media nazionali dell’ennesimo sfregio effettuato questa volta sul cartello della via dedicata alle vittime della furia dei comunisti guidati dal maresciallo Tito. Un reportage del Giornale ci informa dell’episodio di inciviltà avvenuto a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna.
Foibe, ennesima inciviltà
Qui in memoria dei martiri delle Foibe vi sono una via e un monumento. Ma per i gendarmi della memoria di parte, evidentemente, il ricordo degli italiani barbaramente infoibati risulta sgradito. Pertanto qualche anima bella”democratica” ha preso un pennarello e ha scritto sul segnle stradale della via quelle due parole – “W Tito”- che inneggiano al capo dei partigiani jugoslavi che massacrarono in massa cittadini italiani. «Troviamo assurdo che in a una città civile come San Lazzaro, dove vi è un monumento ai martiri delle foibe, si assista ad episodi simili di inciviltà ed ignoranza storica – ha detto al Giornale Alessandro Sangiorgi, coordinatore della sezione locale di Forza Italia – Invitiamo l’amministrazione a cancellare la scritta altrimenti provvederemo in autonomia».
Striscione pro-Tito: il precedente
Non è la prima volta che qualcuno abbia parole di “stima” per chi ha fatto morire nei crepacci carsici i nostri connazionali accusati genericamente di essere fascisti, in realtà eliminati perché italiani: accadde nel giorno del ricordo di un anno fa che uno striscione che «Maresciallo siamo con te. Meno male che Tito c’è», firmato con falce e martello venisse esposto davanti la sede di un’associazione giurano-dalmata. Inneggiare a Titto dovrebbeessere apologia di reato, ora e sempre.