Un’altra pira umana in Tunisia: scontri e proteste in tutto il Paese contro il governo (video)
Un giovane tunisino di 24 anni, originario di Kairouan, ha tentato di suicidarsi dandosi fuoco davanti alla sua abitazione ad al-Aouabad, località in Tunisia a poco più di 10 chilometri da Sfax. Lo ha riferito il portale d’informazione Tunisie Numerique, secondo il quale il giovane è stato soccorso da parenti e vicini che sono riusciti a spegnere le fiamme e lo hanno poi trasportato all’ospedale di Sfax, dove si trova ricoverato in gravi condizioni. E’ evidente che l’episodio sarebbe un’emulazione di quanto fatto da Abdelrazzak Zorgui, il giornalista precario che nei giorni scorsi si è dato fuoco come atto di protesta per le condizioni economiche in cui si trova la Tunisia. L’immolazione di Zorgui ha innescato un’ondata di proteste in diverse città tunisine. Nuovi scontri tra manifestanti e agenti della guardia nazionale si sono infatti registrati in diverse città della Tunisia, tra cui Kairouan, Thala, Fouchana e Boudrias. Lo ha riferito sempre il portale d’informazione Tunisie Numerique, secondo il quale le forze di sicurezza hanno dovuto ricorrere ai gas lacrimogeni per disperdere le proteste, innescate dalla morte del reporter precario che nei giorni scorsi si è dato fuoco come atto di protesta Il colonnello della guardia nazionale, Houssameddine Jebabli, ha spiegato che non si è trattato di manifestazioni pacifiche. Gli agenti, infatti, hanno sequestrato diverse molotov e i dimostranti hanno preso di mira con lanci di pietre alcuni posti di blocco. Dalla Libia alla Tunisia, dal Libano all’Iraq e fino al Sudan e al Marocco sono almeno otto i Paesi scossi da proteste di piazza alla fine del 2018, a circa otto anni dall’avvio delle cosidette ”primavere arabe”. A portare in piazza i manifestanti sono, ancora una volta, l’esigenza di condannare il peggioramento delle condizioni economiche e di chiedere standard di vita più elevati. In alcuni casi, i manifestanti hanno anche formulato richieste politiche e tratto ispirazione dalle proteste dei ”gilet gialli” in Francia, iniziate a novembre contro gli aumenti delle tasse sul carburante.
visto che lo indicate nel titolo che c’è il video, dovrste anche dire che lo stesso è del 2013